Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Marco Giammetti e Carol Hendrickson dell’Associazione Culturale Spiritree, nata per promuovere l’espressione personale attraverso il teatro gestuale e le arti visive, tra i partecipanti dell’edizione 2022 di Rome Art Week.
Come e quando è nata l’idea di creare la vostra associazione? Come si è evoluta la vostra mission oggi? Presentatevi al pubblico.
Ci siamo incontrati alla fine degli anni Settanta studiando mimo. Questo ci ha portato al teatro gestuale e poi a quello di strada. Da qui è nato il desiderio di creare maschere e grandi pupazzi, che nel tempo abbiamo perfezionato sia dal punto di vista artistico che tecnico. Dalla fusione di queste forme artistiche è nato Spiritree che ha diviso la sua attività tra Stati Uniti e Italia. Nel 2002 a Roma abbiamo fondato l’Associazione Culturale con lo scopo di promuovere attività orientate a facilitare l’espressione personale, la comunicazione interpersonale e lo sviluppo delle potenzialità creative di ciascuno attraverso il fare arte. Negli anni abbiamo sperimentato sempre di più con la scultura in cartapesta maturando l’idea di creare una Bottega d’arte, alla Garbatella, in cui i “Bottegari” apprendono e allo stesso tempo collaborano insieme per arricchire l’esperienza di ognuno e del gruppo.
Tra le performance che avete realizzato vi è la rappresentazione vivente dei quadri di Caravaggio. Come siete riusciti a creare questa sinergia tra l’arte moderna e l’arte contemporanea?
Abbiamo spesso trovato ispirazione nelle opere di artisti del passato. Nel caso di Caravaggio la ricerca è stata quella di cogliere alcuni elementi essenziali della sua arte e tradurli in linguaggio gestuale: la potenza della luce, dei contrasti e del colore; la forza del gesto, la postura dei corpi e l’espressione dei volti; la teatralità delle immagini che sono come fotogrammi in una video sequenza. In questa performance abbiamo privilegiato la pura espressione gestuale. In altre situazioni come per la nostra performance basata su Guernica di Picasso abbiamo introdotto elementi scultorei creati da noi e dagli stessi performers.
Questa è la vostra prima partecipazione al Rome Art Week. Cosa vi ha spinto a partecipare e quali sono, secondo voi, i punti in comune con il suo fine?
La ricerca di collaborazione fra artisti e diverse forme d’arte è sempre stata parte integrante del nostro modo di operare. La partecipazione a Rome Art Week ci dà la possibilità di interagire con altri artisti romani e in particolare di lavorare insieme, attraverso un collettivo, con alcuni di quelli che operano nel quartiere della Garbatella quali Sandra Gianesini e Stefania Cecchetti.
Qualche anticipazione sul progetto che sarà presentato nella prossima edizione di Rome Art Week.
Faremo parte del collettivo Circo Circuito. In particolare, la Bottega di Spiritree sta realizzando da alcuni mesi un’ installazione di opere in cartapesta liberamente ispirate ai dipinti di Chagall sul circo.
Ringraziamo Marco Giammetti e Carol Hendrickson e auguriamo all’Associazione Culturale Spiritree di poter ancora dare voce all’io interiore di ognuno attraverso l’arte e la sua Bellezza, in tutte le sue espressioni. Siamo curiosi di inoltrarci in questo mondo circense e rivivere, anche solo per un po’, la sua magica atmosfera.