FIGURE CHE S’INCONTRANO DI NOTTE
IMPRESSIONI DI UN’ALCHIMISTA DELLA SCRITTURA
Che cos’è la notte? Domanda surreale, per quanto è difficile la risposta. La notte è il buio e dunque
è un non luogo, un non spazio, un non tempo. La notte viene dopo il giorno, lo spegne. Non è detto;
per gli antichi Germani, ci dice Cornelio Tacito, era la notte ad aprire al giorno e dunque a portare
la luce a uomini, animali e cose.
Pensandoci bene, la notte che non è, nel momento in cui la rovesciamo nel proprio contrario non
soltanto diventa un luogo, uno spazio e un tempo, ma diventa, paradossalmente, un luogo, uno
spazio e un tempo esclusivi e chiusi, aperti a chi non teme di immergervisi e di farsi avvolgere da
essa, a chi non teme né di poter scivolare su un gradino non visto né di poter incontrare chissà quali
strani personaggi.
A rendere la notte una protagonista curiosamente intrigante sono stati anche la letteratura, il teatro e
il cinema; essi ne hanno fatto il luogo della paura e della fuga, lo spazio della riflessione e del
sogno, il tempo del ricordo, ma, stranamente, non del progetto. Nella notte si fugge, ma non si
guarda avanti.
Chi ha dimenticato la chiusa priva di speranza del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia di
Giacomo Leopardi? Rifletteva il pastore, e nel buio illuminato dalla luna non aveva se non una
risposta in negativo. E che dire dell’allucinato e straziante Lungo viaggio verso la notte di Eugene
O’Neil, il luogo di strani personaggi, lo spazio senza limiti del sogno, ma anche dell’incubo!? Per
non parlare del cinema! È davvero una Notte senza fine quella che si ripete ossessivamente
nell’incubo di un bambino divenuto ormai adulto!
Ma non è sempre così. Nella notte si può guardare al futuro. Per esempio, in La calda notte
dell’ispettore Tibbs il saluto finale del vecchio poliziotto bianco al collega afro-americano promette
tempi migliori, mentre l’ormai proverbiale: “Ha da passà ’a nuttata” bisbigliato da Gennarino sul
palcoscenico di Napoli milionaria fa intravedere una speranza.
E che dire di immagini e volti che vediamo qui esposti? Potremmo racchiuderli tutti in un titolo:
Volti che s’incontrano di notte. È la notte dei due artisti Evakillerdog e Roco Salvia, è il silenzio
notturno ma luminoso dell’immaginazione creativa. Un silenzio notturno nel quale l’artista attinge
alle immagini del ricordo, ai volti, agli sguardi che ha incrociato e li fa uscire dalla notte per
consegnarli, colorati e luminosi, filtrati dal suo sguardo e dalla sua immaginazione, alla vita e alla
dimensione eternatrice dell’arte.
MIRELLA SAULINI
Eventi a Rome Art Week
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Vernissage Giovedì 23 Ott 2025 | 18:30-21:30
2024
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Vernissage Lunedì 21 Ott 2024 | 18:00-21:00
2023
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Vernissage Mercoledì 27 Ott 2021 | 19:00-22:00
