MONICA ARGENTINO: SEGNI OPPOSTI - performance

Testo, voce e gesti pittorici

In un tempo così difficile e contraddittorio, Monica Argentino presenta una nuova performance che ci pone al centro della difficolta della scelta e delle emozioni, di non vedere più noi stessi e la strada che percorriamo. Come scrive Roberto Sottile: “Fragilità e contraddizione. Pace e guerra. Partenza e viaggio. Ciò che siamo è il risultato di un susseguirsi di emozioni e sensazioni che l’artista trasforma in linguaggi visivi, gestuali, sonori e percettivi, capaci di raggiungere tutti quanti noi. Monica Argentino diventa grazie alla liturgia performativa una finestra aperta nella nostra interiorità. L’artista si interroga, si osserva, diventa spettatrice dei suoi conflitti e nello stesso tempo artefice. Una performance che racconta i tanti conflitti interiori che appartengono alla nostra esistenza, al nostro io.” La performance, nata per il teatro e per la strada, è stata voluta dalla curatrice Penelope Filacchione in dialogo con la mostra di Hèctor Vargas Salazar, visibile dalla vetrina che la incornicia come un’opera d’arte vivente: un accento sul tema della violenza verbale, visiva e fisica che ci aggredisce da ogni parte e che rende sempre più difficile mantenere il centro del pensiero e dell’essere.

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