Nato nello Sri Lanka, a Balapitiya, in un villaggio lambito dalle acque del fiume Madu Ganga e dall'Oceano indiano, cullato da energie ancestrali e da suggestive tradizioni, al cospetto di una Natura ancora sovrana, DuminDa, forte del suo percorso formativo e spirituale, inizia un lungo viaggio, ricco di coincidenze significative, cambiamenti di carriera e piacevoli imprevisti, che lo porterà, a partire dal 1998, da Colombo a Seul, da Milano a Lussemburgo, da Parigi a Roma, alla scoperta di nuove culture e d'importanti riferimenti artistici.
E' del 2008 la sua prima galleria di personaggi stilizzati, "Paper Moods", realizzati con la tecnica del découpage-collage, ritagli di giornale assemblati con una piacevolissima estetica, esaltata dall'esotismo dell'alfabeto cingalese, con il quale ricompone storie ed immagini, in una nuova logica ed armonia di segni.
Forte dell'entusiasmo suscitato da queste sue prime sperimentazioni, divenute poi suo segno distintivo della sua arte personalissima, realizza, DuminDa realizza altre opere( tra tutte la "Barca della Pace", diventata, in seguito, icona e logo identificativo del suo atelier, un omaggio ai pescatori dello Sri Lanka ed ai migranti in mare), installazioni, Wall Jewels, preziose decorazioni murali, e totem colorati.
Dal 2012 al 2014, DuminDa inizia un percorso accademico, frequentando stage estivi presso la Kunstakademie di Treviri, in Renania e l'Ecole des Beaux-Arts, a Parigi.
In questo periodo, determinante si rivela l'incontro con il "Maestro" Philippe Seene', grande estimatore e geniale interprete dell'Estetica rinascimentale, suo insegnante dall'autunno del 2014 in poi, a Parigi.
Come in un "Tangram", DuminDa scompone e ricompone brani di concersazione, citazioni, aforismi, pensieri in volo e racconti di vita, presenti o passati, declinando spazio e volume in una rêverie di straordinario impatto emotivo.
Apprezzatissime dalla critica le sue opere in gesso, pensili/wall jewels o autoportanti/totems, con patine stratificate e trattate con velature in oro per una texture organica a colata lavica, con suggestivi effetti iridescenti, una consistenza che incuriosisce anche i conoscitori d'arte: "Is this bronze?"
Sbalzi materici e superfici torturate per visi e corpi, straordinariamente umani, pathos e saudade, nel pieno rispetto del pubblico, invitato da DuminDa ad apprezzare, poco a poco e con semplicità, la sua "slow art".
Affascinato dagli affreschi della roccaforte di Sigiriya (400 d.C.), uno deigli otto siti UNESCO dello Sri Lanka, DuminDa se ne ispira per sperimentare pigmenti organici, te' nero, bacche, asfodeli e tinte rinvenute in natura, per completare la sua tavolozza dai richiami orientali, continuando la tradizione delle coiffes che sovrastano il capo delle concubine, ivi rappresentate, un copricapo che richiama quello dei re guerrieri di Serendip', antica denominazione dello Sri lanka, e dei danzatori di Kandy.
Eclettico e creativo, poco incline alla comunicazione verbale, poeta del visivo, DuminDa crea spontaneamente, senza malizia, fuori da ogni schema e sistema prestabiliti, opere tridimensionali, ispirandosi a sentimenti e sensazioni, vibrazioni, sfumature e ricordi.
Uno swing d'autore tra sogno e realtà, oriente ed occidente,magico e fiabesco, con stili sempre diversi, DuminDa segue solo il suo istinto, il battito scandito della sua Musica interiore, l'ispirazione del momento, i suoi stati d'animo/MOODS, per condividere un momento di magia, un bene dello spirito, il mantra di una meditazione.
L'Arte di DuminDa
Ciò che più si apprezza, nell'acclive percorso artistico di DuminDa, è il recupero di quella freschezza espressiva che negli ultimi lustri di produzione contemporanea, di sole opere "pirotecniche", era stata in parte accantonata, erroneamente sostituita da soluzioni capziose, da trovate dal fascino ingannevole, da opere dall’appeal ambiguo e fuorviante. Questo valentissimo scultore di origine cingalese – abbastanza esperto per non cadere nella trappola del sistema-mercato e abbastanza libero per tentare sempre di essere se stesso e di perseguire una propria individuale sintassi in arte – affonda le sue radici in un humus profondo e ben sedimentato, che corrisponde a una stagione matura dello spirito. Niente espedienti, niente artifici, niente rischiose virate di lessico; bensì un meditato, costante, graduale approfondimento del proprio modus (divenuto sempre più riconoscibile negli anni), rinfocolando suggestioni solo apparentemente sopite e che ancora oggi dimostrano la propria validità nella ricerca di un linguaggio privo di gretti accademismi. Ravviva, ciò vale a dire, DuminDa, tutte quelle ascendenze che nel vasto repertorio delle forme gli sono consentanei spiritualmente (e si direbbe anche tonalmente, nell'alveo di un dialogo interculturale e analitico con le latitudini della sua terra d'origine); le riannoda, le reinterpreta, le riutilizza fino a renderle definitivamente proprie, indissolubilmente aderenti alla propria artigianalità di homo faber. Tale processo – che non è nostalgico né ripetitivo di un ciclo – risponde perfettamente a una dimensione "altra", che tende verso l'assoluto: un’entità di trascendenza onirica, che emerge sempre più nel costume non soltanto estetico di DuminDa, in contraddizione, forse, all'unidirezionalità della sua indagine sul colorismo. Una scoperta, in altre parole, della pluralità di scopo della propria esperienza, nei suoi succhi più autentici, nei recessi intimi del suo stesso spirito intellettuale: un viaggio à rebours nel tempo, alla ricerca del suo approdo perfetto sulle rive del Madu Ganga, caro alla sua infanzia. DuminDa si è soffermato, in questo suo nuovo, affascinante migrare, sul crinale di un sapere che appare in perfetto equilibrio tra senso e ragione, una rimeditazion di misure e accordi in filigrana che si stemperano nell’idealismo cromatico dei suoi Paper Moods, collages creati con ritagli di giornale cingalese, nelle sue prodigiose scagliole che appaiono di un bronzo alchemico. E poi profumi, effluvi e fragranze che innescano “percezioni proustiane”, memorie olfattive da quell’endroit lontano, quasi equatoriale, che e il suo Sri Lanka irrinunciabile, rinnovato di stupori occidentali, della malia tragica e gaudente a un tempo: una natura dal binomio inscindibile, “luce e colore”.
Ecco, dunque, che un filo invisibile riannoda paramnesie e déjà vu, luoghi e atmosfere che ti si fanno incontro carezzevoli, declinando vissuto e maturità, trascorso e pienezza. Ed è un autentico recupero di memoria, un'operazione di straordinario amarcord. Estetico, diremmo, nella temperie di una palette dalle cromie suadenti, di riverberi appena svelati, nella dimensione intima di un interno vermeeriano che incoraggia la prosa e il dialogo. Un’arte, quella di DuminDa, appena impolverata di “nostalgia” (dal greco υόστος, ritorno, e άλνος, dolore; “dolore del ritorno”) ma bellamente avvolta da levità e misticismo. Tutto, in DuminDa, in sintesi, ci eietta in un'altra realtà, in un registro finalmente avulso dalle isterie degli "ismi" e dalla nevrosi di incasellare tutto a tutti i costi. Che sia proprio questo il segreto del potere attrattivo di Ajantha Duminda Jayasuriya, DuminDa tout court?
Quanta strada faccia un artista per i sentieri del proprio mondo interiore è difficile determinarlo. Ma DuminDa deve averne fatta tanta, con l'ostinata tenacia che è tipica della sua gente. E nelle soste avrà indugiato a verificare la somma delle proprie esperienze, dalle quali cogliere paesaggi densi di umore vitale e volti che emergono dalla memoria, con la loro fissità ieratica da taglio fotografico.
Massimo Rossi Ruben
Esposizioni
2008, ottobre - novembre
PAPER MOODS
Installation
Commissione europea - Bâtiment Jean Monnet, Lussemburgo
2012, ottobre
MAGIE D'UN JOUR
Mostra collettiva
Commissione europea - Bâtiment Jean Monnet, Lussemburgo
2016, 23 aprile - 1° maggio
Personale
Luxexpo, Lussemburgo
2016 - 2017
Atelier, portes ouvertes
13, rue des Bains - Lussemburgo
2017, 18-22 marzo
Collettiva
Centre culturel - Bous, Lussemburgo
2018, 15-25 giugno
Sculptures and 3D Artwork,Personale
Cercle Münster, Lussemburgo
2018, 1-4 settembre
Collettiva
Grand Prix International
Human Rotary Créative - Château de Latour - Virton (Belgio)
2018, 7-12 settembre
« Art in Garden » a cura di D.C.Giglio
Belair, Lussemburgo
2018, 15-27 settembre
Collettiva « L'Anima, il Colore, la Materia »
Museo Crocetti, Roma
2018, 20-26 ottobre
Collettiva
« Art Workers »(RAW)
Biblioteca Angelica, Roma
2018, 1-9 dicembre
MOODS
Personale
Palazzo Ferrajoli, Roma
2019 13 ottobre
Carte in Arte
Istituto Centrale per il Restauro
e la Conservazione del Patrimonio
Archivistico e Librario I Ministero per i beni
e le attività culturali e per il turismo,
MIBAC
2020 27 aprile
Mascherine della Vittoria- virtual exhibition TWMFactory
Galleria Vittoria, Via Margutta 103, Roma
2020/ 26 novembre
2021 6 gennaio
Mascherine della Vittoria, ospedale Spallanzani, Roma
2020 28 ottobre- 7 novembre
GENESIS vol.2, collettiva
2020 Premio Sulmona
Polo museale civico diocesano - Sulmona
7 novembre - 5 dicembre
2021 14 gennaio- 6 febbraio
Partecipazione al Progetto B-JESUS, di Guillermo Mariotto
con i "Tre Re Magi e la Colomba"
Installazione nei Giardini Nicola Calipari,in Piazza Vittorio Emanuele II, Rome
2021 10 ottobre ICPAL , "La Domenica di Carta" Animalier( PAPER MOODS) Via Milano 76, Roma
2021 25 - 30 ottobre "Meeting Point" , solo exhibition, "Meeting Point", via Giulia 187 a/b, Roma
2021 16-23 dicembre "Xmas Open studio", SPAZIO I DuminDa, via Giulia 187a/b, Roma
2022 18-28 maggio "SriLanding, When Art meets Nature", SPAZIO I DuminDa Via Giulia 187a/b,Roma
2022 10-11 settembre "Vuoto e Spazio, Viaggio tra Oriente ed Occidente", Castellina de Miremont, Rignano Flaminio( Roma)
2022 8 settembre- 7 ottobre , it's TIME, mostra collettiva, Stoleczne Centrum Edukacji Kulturalnej, Varsavia
2022. 24 ottobre-12 novembre,The Archetypists di Via Giulia, The Archetypes Game, Act One, collettiva, Rome Art week. SPAZIO I DuminDa.Roma
2022 8-22 dicembre, The Archetypists di Via Giulia, The Archetypes Game, Act Two, collettiva.SPAZIO I DuminDa.Roma
2023. 1-8 marzo, Officine Vittoria, Collettiva.Orangerie San Sisto, Roma
2023 11-25 marzo, La Vie en Rouge, Solo exhibition.SPAZIO I DuminDa.Roma
2023 21 aprile -12 maggio, Carrousel Rouge, Solo exhibition. SPAZIO I DuminDa, Roma
2023 25 maggio -18 giugno, Le Jardin Rouge, Collettiva, SPAZIO I DuminDa, Roma
2023. 23 ottobre-21 novembre, CONSTELLATIONS, A sneak preview.Collettiva, Rome Art Week, SPAZIO I DuminDa, Roma
2023. 14-19 maggio, When Fashion meets Art, SPAZIO I DuminDa, Roma
2023, 1° giugno- 15 settembre, Retrospettiva, Solo exhibition, SPAZIO I DuminDa