Medina, città. Origini lontanissime, che figurano radici profonde; fino ad Assiri, Romani; con le proprie mura interrotte damaestosi portali, i propri profumi ed i propri labirinti; le nostre comunità oggi, indaffarate ed alle prese con chat suglismartphone e dipendenze da programmi TV, sono mediamente poco inclini a gustare le profondità ed i richiami dei miti.Noi li vogliamo attualizzare, ri-valorizzare ed accelerare... E per questo motivo ci rifacciamo a "la città illuminatissima",Medina come centro del fervore della comunità. Vogliamo riportare al centro il movimento, il confronto, il forum, l'agorà.Per proiettarci in un futuro che vogliamo prima immaginare e poi determinare. Insieme all'organizzazione: al centro dellavita materiale e spirituale dei suoi abitanti, nella Medina c'è un forno comune, un hammam, una scuola ed un droghiereche vende thè alla menta. Perché solo per uno sguardo superficiale, la Medina è un agglomerato caotico eapparentemente senza logica, di strade e vicoli.
La nostra sfida come architetti si alimenta proprio nell'immaginazione prima, che diviene progetto poi e quindi opera.Nulla può non aver senso. Ogni progetto, dall’immaginazione all’opera, rappresenta il contesto e l’inizio della sfida, differenziando genesi, sviluppo e messa a terra. Secondo la nostra ottica, l’opera architettonica vede il suo apice nella miscela armonica fra contesto e visione creativa e stilistica di Medina Roma.
Siamo nel centro di Roma; qui stiamo e staremo benissimo; ed è da qui che lanciamo il nostro stile ed il nostro design perlasciare traccia del nostro passaggio e contribuire alla creazione di bellezza e stile.