Jim Carrey e la pittura

Jim Carrey e la pittura

Il bisogno che diventa arte

A volte chi è artista lo è per bisogno di esprimere se stesso mascherandosi dietro ad un personaggio o dietro una tela dipinta.

Non è difficile trovare attori che, dopo anni di fama da tappeto rosso, si ritrovino in studi circondati da tele, colori e pennelli.

Non è rimasto fuori da questo filone neppure l’attore poliedrico Jim Carrey, canadese di nascita ma statunitense di adozione, che ha riscoperto la passione per la pittura e la scultura.

Non si è improvvisato artista ma è una passione che coltiva da sempre, solo ora ha iniziato, però, a praticarla seriamente.

Le sue opere sono per lo più ritratti di donne, teschi, paralumi, autoritratti o icone pop che rimandano allo stile di Andy Warhol e Obey.

In un bellissimo video-documentario Jim Carrey racconta questa sua passione vista come mezzo di espiazione e cura dai dolori della vita; quasi un’ossessione la sua, nata per caso ma soprattutto per necessità, in un giorno di inverno triste e deprimente mentre passeggiava per New York: “Avevo bisogno di colore”. Il video, infatti, si intitola “I Needed Color”, è diretto da David Buschell ed è girato nello studio di New York di Carrey in cui predominano grandissime tele piene di colore. La sua tecnica consiste nell’applicare vernice fresca su uno strato asciutto per poi raschiarla, così da ottenere un particolare effetto di “colore”.

Quando ho iniziato a dipingere, ero diventato così ossessionato che non c’era spazio per muoversi in casa mia. C’erano quadri ovunque. Stavano diventando parte degli arredi, mangiavo su di loro. 

La pittura come forma di catarsi e di consolazione per le delusioni della vita:

Improvvisamente, sei anni fa, in un momento in cui stavo cercando di curare il cuore spezzato, ho pensato: bene, forse dipingerò. Non so cosa mi insegni la pittura, so solo che mi rende libero. Libero dal futuro, libero dal passato, libero dal rimpianto e dalla preoccupazione. 

L’Arte come liberazione, come forma massima di libertà: sei tu da solo con la tua tela pronta a ricevere le tue “parole” fatte di colore, segni e contorni. Non esiste altro se non la tua anima che spinge per essere impressa o plasmata in un’opera.

Qui il link del video.