Pensando al presente, cosa resta nell’arte?
La prima parte della domanda guarda le rappresentazioni della realtà apparente, in cui non c’è immagine levigata dietro cui non si celi dolore e indignazione. Poi salta subito fuori la seconda parte, racchiusa nella prima: è tollerabile nel contemporaneo proporre allo sguardo degli altri, immagini di un processo creativo collocate ingabbiate di fronte allo spettatore, contro la stessa funzione moderna dell’arte, per attestare spesso solo complicità a una realtà-immondizia?
Ci vuole un pensiero ingiusto qui per far ri-vivere l’arte e al contempo ridestarci - come con uno schiaffo di verità – per ri-considerare l’operazione artistica al di là della sua forma materiale, nel suo aspetto “relazionale”.
Open Studio Sergio Mario Illuminato
Silenzio Esausto da Cottura