La Collezione Estiva

Il solstizio d'estate e le rinfrescanti opere di sei artisti internazionali.

Werther Germondari, Panca Popolare Italiana, serie, 2000-2010

Werther Germondari, Panca Popolare Italiana, serie, 2000-2010


Artisti: David Cash, Werther Germondari, Makis Kiriakopoulos, Bruno Mazzocchi, Hyoyu Nam, Rita Soccio

Orario:  solo su appuntamento, scrivendo a wgermondari@mac.com

In occasione del solstizio l’Ospizio Giovani Artisti propone una ‘Collezione Estiva’, con le mentalmente rinfrescanti opere di sei artisti internazionali, tutte come sempre provenienti dalla collezione dell’OGA.

David Cash (Toronto, Canada, 1997) è un regista, fotografo e creativo noto per il suo lavoro di video per il Toronto Pride. Nel sua ricerca trae ispirazione dagli estremi della contro-cultura. Il video presente in mostra tratta delle tendenze edonistiche della nostra società, in cui prevalgono il sesso, l'eccesso e la violenza. Questo film non vuole comunque essere percepito come una critica della società tanto quanto un tentativo di far si che essa si guardi allo specchio. La sua mostra "RED" è stata considerata, da BlogTO, tra le dieci migliori mostre d'arte dell'estate 2017 a Toronto.

Werther Germondari (Rimini, 1963) Artista visivo, performer e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge dai primi anni ottanta una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.

Makis Kyriakopoulos (Patrasso, Grecia, 1975) Artista che lavora con diversi media espressivi. Contendendo la divisione tra il regno della memoria e il regno dell'esperienza, l'obiettivo di Makis è ridefinire lo "spazio", spesso frammentando i materiali e i movimenti che formano un continuum in cui spazi virtuali e domini fisici si connettono e si fondono, ricostruendoli in strutture tridimensionali o bidimensionali in modo multistrato, coinvolgendo lo spettatore in molti modi. Il suo lavoro dimostra come la vita si estende oltre i propri limiti soggettivi.

Bruno Mazzocchi (Dijon, Francia, 1977) è un regista francese che vive a Pantin, nei dintorni di Parigi. Dopo aver studiato arti e cinematografia all'Università di Metz, ha iniziato a lavorare come sceneggiatore e ha diretto il suo primo cortometraggio, ‘Flesh’, nel 2015. 'Moonchild', il lavoro presente in mostra, è stato selezionato nella sezione ShortFilmCorner del 71°Festival di Cannes (2018) e ci narra la malinconica odissea nello spazio di un sognatore ad occhi aperti.

Hyoju Nam (Seoul, Corea del Sud, 1983) ha lavorato come visual designer in una compagnia di trasmissione della Corea del Sud dal 2007 al 2013 ed è poi entrata nel mondo della videoart esponendo le sue opere in molte mostre internazionali. I suoi lavori in mostra fanno parte della sua serie di dipinti digitali "Night", che descrivono in modo i vari comportamenti e costumi dei contemporanei, mostrandoli negli spazi dei moderni centri. Attraverso il suo linguaggio visivo cerca così di tracciare ed indagare a fondo le azioni e i movimenti della società contemporanea.

Rita Soccio (Pescara, 1971). Formatasi presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata, la sua ricerca artistica legata alle tematiche sociali e si avvale dell’utilizzo di diversi media. È fermamente convinta che in un momento storico di cambiamento come quello attuale è venuto il momento per gli artisti di recuperare la propria etica, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sul concetto di estetica e al contempo, con la forza del proprio lavoro, riaffermare l’importanza del ruolo dell’artista, come faro che possa svegliare le coscienze assopite e distratte della collettività.

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