Georgina Spengler. Thàlassa | Ouranòs

Nuvole dalle forme fantastiche dialogano con creature mitologiche

Georgina Spengler,

Georgina Spengler, "Maia ed Elettra", 2017, olio e carboncino su legno, cm. 100 x 135


La galleria MAC Maja Arte Contemporanea è lieta di presentare Thàlassa | Ouranòs, una serie inedita di dittici della pittrice Georgina Spengler.

Nelle dieci opere esposte (olio e a carboncino su tavola) il punto di partenza è una macchia di colore ottenuta sovrapponendo tra di loro due tavole di compensato non preparate, una delle quali inizialmente cosparsa con uno strato di pigmento ad olio molto diluito.

Osserva Claudio Zambianchi nel testo critico che accompagna la mostra: "Il colore, liquido e fluido, intride il legno e ne rileva le venature, un po' com'era successo nella Histoire naturelle di Max Ernst, ma con modalità tecniche diverse (lì si trattava di frottage). La macchia fa affiorare il disegno segreto del legno, la sua complessa epidermide che altrimenti rimarrebbe in buona parte nascosta. Il raddoppiamento speculare dell'immagine, come nelle macchie di Rorschach, aggiunge un ulteriore elemento di sollecitazione visiva e immaginativa alla mente dell'artista.
Il processo preparatorio serve a liberare l'immaginazione, che ora può proiettare sulla macchia un mondo a un tempo aereo e abissale, fatto di cieli e profondità marine, di Ouranòs e di Thàlassa; e, se la parte celeste si popola di nuvole dalle forme fantastiche, nella parte acquatica dei dipinti appaiono gorghi e creature del profondo, queste ultime legate spesso più alla mitologia che alla zoologia."

 
NOTE BIOGRAFICHE

Georgina Spengler nasce ad Atene (Grecia) nel 1959. All'età di otto anni si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti e successivamente in Olanda dove, a contatto con le opere di Rembrandt, Ruisdael e Vermeer, ha inizio il suo interesse per la pittura. A Parigi frequenta per un anno l'Ecole des Beaux Arts. Tornata negli Stati Uniti studia alla School of Fine Arts della Boston University e alla Corcoran School of Art di Washington DC dove completa gli studi accademici. Nel 1982 si trasferisce stabilmente a Roma. Da allora espone con continuità partecipando sia a mostre collettive che personali, in Italia e all'estero (Vienna, Lipsia, Monaco di Baviera, Wiesbaden, Washington DC, Houston).

Tra gli eventi più recenti:
- 2008: realizza una serie di opere ispirate all'ultimo viaggio di John Keats a Roma (1820). I lavori sono esposti al Museo Keats-Shelley Memorial House (Roma).
- 2009: collabora con la pittrice Edith Urban e altri quattro poeti al progetto "The Silent Space Between and Around Words" che è presentato nello stesso anno alla Temple University Gallery di Roma e nel 2012 a Lipsia nella seconda edizione di Colonia 210.
- 2012: fonda, insieme ad un gruppo di artisti, "Casa con Vista". Quindici case private ospitano per due giorni il lavoro site-specific di un artista creando un itinerario espositivo - aperto al pubblico - che attraversa il quartiere di Trastevere a Roma.
- 2014: "alla fine andrà tutto bene", doppia personale con Myriam Laplante, Galleria Monty, Roma.
- 2015: "Buone notizie", personale, MAC Maja Arte Contemporanea, Roma.
- 2016: "Fragili Eroi", collettiva, Museo Bilotti, Roma; "La Magnifica Risonanza", doppia personale con Serafino Amato, poesie di Beatrice Talamo, opere su legno di risonanza della Val di Fiemme, Casa Jellici, Tesero.
- 2017: "Cisterns and Wells", personale, Samara Gallery, Houston (USA); "rare fare", doppia personale con Serafino Amato, testo di Lorenzo Pavolini, Hyunnart Studio, Roma.

Hanno scritto sul suo lavoro: Enrico Gallian, Roberto Gramiccia, Tiziana Musi, Lorenzo Pavolini, Rosa Pierno, Ivana Porcini, Ian Rosenfeld, Edith Schloss, Rachel Spence, Claudio Strinati, Enrica Torelli Landini, Shara Wasserman, Claudio Zambianchi.