Marco Galletti “K.” nasce il 28 agosto 1987.
Consegue il Diploma di Maturità Artistica nell’anno scolastico 2005/2006, presso il IV Liceo Artistico Alessandro Caravillani di Roma. Negli anni di studio entra in contatto con il Maestro Paolo Aristi Cotani, che lo accoglie come aiutante per due anni.
Nel 2008 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma, ma abbandona gli studi nel 2013. Nel frattempo entra in contatto con il panorama artistico romano frequentando, in particolare, l’Elettronica Art Café di Umberto Scrocca e Achille Bonito Oliva.
Successivamente diventa membro fondatore del collettivo Monstrum e partecipa a diverse mostre artistiche:
Mostrum, presso Spazio 3B di Alexander Bracci;
Artisti del Chiostro, organizzata da Gino Taddei presso il Chiostro della Basilica di San Giovanni dei Genovesi, a cui presenziano i 100 artisti dia Via Margutta;
Abduction, presso Atelier Montez di Giorgio Capogrossi;
Tinte Fresche, istituita alla Rhode Island School of Design, con la collaborazione del Maestro Baldo Diodato, a cura della dottoressa Hele Driscol.
Dopo lo scioglimento del collettivo seguono collaborazioni con Atelier Montez:
Made in Rome, curata da Manuela “Van” Vannozzi; asta di beneficenza Artists for Philippines (in aiuto delle vittime del tifone nelle Filippine).
Partecipazione alla seconda edizione della rassegna Pagine Aperte curata dall’artista Cristiano Quagliozzi.
Nel 2016 crea e dirige Persephone, progetto articolato inizialmente sotto forma di una mostra in due sedi: Spazio InCinque e Atelier Montez, entrambi a Roma.
A seguito del successo della mostra, Persephone viene rielaborato in un formato audio-video, realizzato in collaborazione con la compagnia teatrale-performativa NiDuo di Francesca Zavattaro e Antonio Cicerone, e si arricchisce di un terzo atto performativo intitolato Return of the Goddess, con la partecipazione della danzatrice Manuela Cirfera. Il terzo atto di Persephone è presentato la stessa estate in occasione del Festival Pietralarte di Atelier Montez, nel palinsesto di eventi dell’Estate Romana 2017.
Dal 2018 Marco Galletti fa parte dell’Organo Direttivo dell’A.C. Montez, in qualità di Direttore di Produzione di Atelier Montez. Lì partecipa a progetti artistici e performativi con il collega Gio Montez, tra cui il Frankfurt Performance Festival curato da Dirk Baumanns, Juan Xu e Franziska Eissner.
Ad ottobre 2019, nell’ambito della terza edizione della Rome Art Week, espone la sua rivisitazione degli arcani maggiori dei Tarocchi. La mostra dal titolo 22, a cura di Marcella Magaletti, è allestita presso il MICRO Arti Visive e racchiusa nel ciclo Carta Canta, ideato da Paola Valori.
Nel 2020, partecipa nuovamente alla Rome Art Week con Antropologika, presso il C.S. Brancaleone: mostra personale che si propone di esasperare la visione distopica del presente e accentuarne le criticità. Parallelamente, viene condotto un esperimento sociale legato alla stessa, che culmina nella produzione del mediometraggio in onda il 26 Ottobre 2020 sulle reti social, in collaborazione con il regista Maurizio Rodio e lo scenografo Francesco Paolo Cipullo.
É a partire da tale esperienza che assieme a Rodio e Cipullo, diventa fondatore del collettivo Mold.
Nell'anno 2021 partecipa alle collettive:
Percorsi d'acqua, su invito della dottoressa Magaletti di cui è co-curatrice, mostra itinerante organizzata dal presidente dell'Associazione ARTEUROPA Enzo Angiuoni che ha come sede allestitiva iniziale la città di Avellino.
SAVE - Biennale d'arte contemporanea della città di Brindisi, organizzata dall'artista Davide Cocozza.
Vita Nova, mostra itinerante concepita dagli artisti Rocco Lancia, Angela Donatelli e Domitilla Verga, tra Roma e Fossanova (Latina).
Assieme al Mold, collabora alla realizzazione di Karmika: l'evento accoglie esibizioni musicali, esposizioni di illustratori e fumettisti e viene inserito nella programmazione della sesta edizione della Rome Art Week con la mostra di K, Parabellum, anch'essa curata da Marcella Magaletti, presso la sala Rumah del Largo Venue.
Partecipa nel 2022 alla Nitsch's 6-DAY-PLAY (160ª azione, 2ª versione), presso l'Atelier Nitsch in Prinzendorf an der Zaya, Austria. Più tardi, in Settembre, è membro della collettiva Sinfonia dell'Arte, un'iniziativa estesa su tutto il territorio cittadino di Sermoneta (LT), organizzata e curata dalla dottoressa Magaletti.
Nei primi mesi del 2023 partecipa alla collettiva digitale Endless, sviluppata dalla Influx Galley di Londra e viene inserito nel I volume del catalogo internazionale (e-book) redatto da Make Art Gallery.
In seguito, ad Aprile, partecipa alla collettiva Maschera organizzata da Cristallo Odescalchi presso la sua galleria Struttura, per poi accompagnare nuovamente Gio Montez a Trapani per l'allestimento della mostra Senza Nome, collaborando sia come allestitore, sia per la realizzazione a quattro mani di una delle opere esposte presso il Museo di Arte Contemporanea San Rocco per la mostra.
Tra Maggio e Giugno continua l'esperienza assieme ai colleghi conosciuti a Prinzendorf, prima per la messa in scena della terza giornata della Nitsch's 6-DAY-PLAY e poi per l'azione per formativa Water Into Wine III, presso l'Hesge Head University a Ginevra, Svizzera.
A Giugno 2024 mette in scena la performance XV, nella cornice della rassegna artistica "Sinestetica" presso l'atelier Montez. Questo con l'intervento dei colleghi Maddie Marone, Louis Meïko Touiralle, Alina Trionov e Elisabeth Tretzmüller.