Ludovica Lugli
Attraverso forme simboliche, Ludovica non si limita a creare immagini, ma costruisce stati di empatia, aprendo un dialogo silenzioso tra l’opera e gli altri, in cui lo spettatore si riconosce e si riflette.
Dati e contatti

Artista visiva dei mondi sospesi

Ludovica Lugli è un'artista che vive a Roma e che si muove tra le tecniche come si muove nei sogni: senza confini, senza definizioni. Il suo lavoro è un intreccio di storia personale, memoria culturale e immaginazione simbolica, alimentato da influenze che spaziano dal cinema alla fotografia, dalla psicologia ai pigmenti, e
sempre filtrate attraverso una lente surrealista.

Sebbene abbia una formazione accademica in Scienze della comunicazione e Psicologia, Ludovica si è formata alla Scuola d'Arte Ornamentale San Giacomo e alla Scuola Romana di Fotografia, raccogliendo metodi non come etichette, ma come strumenti per costruire mondi. Resiste a tutte le definizioni: non è una pittrice, una decoratrice, né una fotografa, perché la tecnica, per lei, è solo il veicolo della visione.

La sua pratica artistica scorre liberamente: dalle composizioni digitali alle opere murali su larga scala, dal collage alla pittura con pigmenti naturali, dalla ceramica all'installazione. Le sue serie, come ANIMALIA e Surrealist Women, raffigurano creature ibride e corpi poetici che occupano spazi familiari con una grazia inquietante: animali che cenano sui campi da tennis; donne i cui volti si dissolvono in piume, fette di agrumi e ombre di colore.

Al centro del suo lavoro c'è un invito ad ascoltare, a rallentare, a sentire più profondamente, a sintonizzarsi con l'invisibile.

Coltiva orecchie in vasi da fiori come gesto di resistenza artistica a un mondo sempre più cieco e sordo agli altri. Attraverso forme simboliche, Ludovica crea non solo immagini, ma stati di empatia.




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