Molisana d’origine dal 1997, romana d’adozione. A _La Sapienza_ conseguo il diploma di laurea in _Lettere Moderne_ e in _Linguistica_. Amo l’arte. Da sempre legata all’iconografia rinascimentale, inizio ad aprirmi al mondo dell’arte contemporanea grazie ad una mia amica storica dell’arte contemporaneista; il suo sguardo appassionato mi stimola ad inserire nel mio percorso accademico _Storia dell’arte contemporanea_ come esame a scelta. Con lei e un’altra nostra collega mi dedico ad un progetto di ricerca universitario inerente agli eventi artistici e culturali che animano l’Estate Romana degli anni dell’assessorato di Renato Nicolini. Ho insegnato fino a giugno; spero di essere nominata per un’altra supplenza in attesa del concorso per avere, almeno, la possibilità di dire addio al precariato. L’insegnamento è la mia dimensione, mi rende viva, è lo spazio nel quale - più d’ogni altro - sento fluisca la mia essenza, eclettica. Appassionare gli animi alle _humanae litterae_ è la mia missione e la possibilità di compierla a Roma, città d’arte e bellezza, mi inebria. Roma significa per me meraviglia continua, splendore che nobilita, incanto che stordisce; _non è_ - prendendo in prestito le parole di Sordi - _una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi_. Un salotto nel quale soggiornare, vivere, facendo esperienza di tutti gli angoli, anche i più nascosti, che una storia da raccontare ce l’hanno sempre.