Helia Hamedani è una storica dell’arte e curatrice indipendente, vive e lavora tra Italia e Iran. È laureata in Iran in Disegno Industriale e in Italia con laurea triennale e specialistica in storia dell’arte contemporanea (ambedue magna cum laude) alla Sapienza di Roma ed oggi allo stesso ateneo prosegue la sua ricerca di dottorato in storia dell’arte.
Scrive per riviste d’arte in Italia ed in Iran. Come curatrice indipendente è particolarmente attenta all’interculturalità. Questa si manifesta con Artisti Nomadi in Città d’Arte, nel 2013 presso il Factory – Spazio Giovani di Roma Capitale, Macro Testaccio, nella rassegna sul concetto di “casa” presso la galleria Nube di OOrt di Roma con appuntamenti annuali dal 2014 fino 2017, al MAAM Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz nel 2014 e Daarbast Platform di Teheran nel 2017.
Ha partecipato al primo progetto di mediazione in chiave interculturale del MAXXI dedicato a un’esposizione temporanea nel 2014.
È stata la curatrice della prima residenza di Bridge Art, il progetto che mira a creare un ponte per la condivisione creativa e il dialogo tra mondi distanti e nel 2018 in collaborazione con Bridge Art ha co-curato il progetto “Bordercrossing” per gli eventi collaterali alla Biennale Manifesta12, Palermo. Attualmente, fa parte dei co-progettatori: “Guardo in alto. Atelier di pratiche interculturali”.È stata la curatrice della prima residenza di BridgeArt, il progetto che mira a creare un ponte per la condivisione creativa e il dialogo tra mondi distanti e nel 2018 in collaborazione con Bridge Art ha co-curato il progetto “Bordercrossing” per gli eventi collaterali alla Biennale Manifesta12, Palermo.
Attualmente, è una dei co-progettisti: “Guardo in alto. Atelier di pratiche interculturali”, fino ad ora insieme ai colleghi ha curato due laboratori per le scuole pubbliche Romane.