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Kurt Cobain, un talento non solo per la musica

Kurt Cobain, l’artista maledetto, frontman dei Nirvana, l’icona morta suicida a soli 27 anni; un’anima fragile e turbata che traspariva dai testi delle sue canzoni ma anche dalle sue opere.

Ebbene sì, parliamo delle opere di Kurt che pochi conoscono se non i suoi fan più scatenati; disegni, dipinti che hanno accompagnato l’artista in tutta la sua vita a partire dai sei anni quando ha mostrato tutto il suo talento iniziando a riprodurre a memoria Topolino.

Nelle sue opere si rispecchia l’anima turbata di Kurt: angoscia, ansie, paure che vengono raffigurate come umanoidi in luoghi surreali con colori accesi, violenti. 

Anche l’arte visiva serviva al cantante, come la musica e la chitarra, ad esprimere il suo disagio interiore; un bisogno di buttare fuori la sua disperazione attraverso l’arte il suo, dettato dalla timidezza che forse gli impediva di aprirsi in altro modo.

Schizzi e vignette che sin dalla scuola rappresentavano l’ansia per il matrimonio fallito dei suoi genitori o soggetti proibiti, scene violente, mostri e demoni.

Crescendo le opere di Cobain hanno seguito la nascita e l’ascesa dei Nirvana attraverso la realizzazione dei loro adesivi fino alla copertina del loro album Incesticide del 1992.

Nel 2017, durante la Seattle Art Fair, vi è stata una mostra di dipinti inediti di Kurt che fino ad allora erano rimastI esclusivamente in famiglia.

Opere talmente di qualità, con pennellate rozze ma precise e cornici di legno, da far quasi pensare, a chi non lo conoscesse come musicista, che Kurt fosse famoso per la sua arte pittorica!

Questo talento artistico che andava dalla pittura alla musica ci fa rimpiangere sempre di più questo genio che se n’è andato troppo presto e lascia in sospeso domande come “e se fosse ancora vivo?”. Se fosse ancora vivo magari l’arte pittorica avrebbe surclassato quella musicale, oppure avrebbero continuato a correre parallelamente.

Nessuno potrà mai saperlo.

Certo è che Kurt Cobain rimarrà un’icona mitica non solo per i suoi fan ma anche per coloro che l’hanno appena sfiorato: tormentato certo, dipendente dalla droga lo sappiamo, ma un artista che riusciva attraverso la sua arte ad esprimere quanto di più interiore gli appartenesse. 

 

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