Dalle Città invisibili ai Cavalieri inesistenti

Valter Sambucini e Placido Scandurra con la loro visione su Calvino


Cento anni di Italo Calvino, festeggiati con l’affetto e la stima che merita la sua attualità e la sua variegata passione letteraria dal profondo tratto umanistico. Sappiamo non essere inquadrabile in un’epoca o in una corrente, ma si può dire che ne attraversi diverse. Dal crudo neorealismo della Resistenza allo stile fiabesco ed ironico, ma immerso in un bagno strutturalista e sociologico della realtà, passa con leggerezza e competenza dagli anni difficili del dopoguerra allo spaesamento del Postmoderno.

Cura e lo scritto critico di Carla Guidi nella presentazione di due artisti, nati negli anni ’50, che hanno assorbito nel loro immaginario creativo la lezione di Calvino: il fotografo e giornalista Valter Sambucini ed il pittore ed incisore Placido Scandurra.

Rispettivamente Le città invisibili che acquistano un’esistenza speculare in un mondo parallelo, uno spaccato della complessità e del disordine della realtà ma sopravvivono nel loro riflesso - per quanto riguarda le fotografie di Valter Sambucini.

Infine le inquietanti immagini dei Cavalieri inesistenti che popolano l’universo archetipale di Placido Scandurra. Tra i Guardiani della soglia ed i Totem, i ritratti compositi di questi personaggi “inesistenti” sono artificiali quanto rappresentativi di un modo di essere attraverso l’assimilazione dei loro oggetti e delle loro insegne.

Il progetto è ideato e curato da Carla Guidi è dedicato alle opere fotografiche di Valter Sambucini www.valtersambucini.it  e quelle grafico/pittoriche di Placido Scandurra www.placidoscandurra.it

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