Cosi vicino, così lontano

Un'opportunità per perdersi nei dettagli delle opere d'arte

Credit: Elodie Vethan Sautour

Credit: Elodie Vethan Sautour


Seconda edizione, in esclusiva per la Rome Art Week.

Quante volte ci è capitato di vedere le cose da un solo punto di vista, una visione limitata dell'esistenza, chiusi e intrappolati dietro una lente, senza avere il coraggio di esplorare i nuovi significati di un quadro più ampio? La mostra collettiva “So close, so far” esamina l'importanza di guardare e vedere diversi aspetti della realtà, dando vita a nuove concezioni che solo uno spettatore attento può cogliere e apprezzare. Da lontano si può vedere e ammirare l'intera opera, come un paesaggio visto in tutta la sua maestosità e complessità. Avvicinandosi si possono osservare e scoprire i dettagli e i segreti che l'immagine racchiude, come la corteccia degli alberi o la luce che filtra tra le foglie. La mostra accompagnerà il visitatore in un viaggio dove lo spazio diventa occasione per perdersi nei dettagli delle opere e il tempo è dilatato dalla percezione dello spettatore. Vicino e lontano sono due facce della stessa medaglia. Anche se a volte estranee e distanti, entrambe giocano parti ugualmente significative nella realizzazione che un solo lato non è sufficiente.

A cura di Cristina Madini

Marie Ǻkerlund (Sweden), Helga Borbás (Austria), Carol Carpenter (USA), Margaret Chwialkowska (Canada), Shubhra Das (India), Martha De La Vega (Mexico), Marie Anne Decamp (France), Maria Emilov (UK), Fadiese (France), Sari Fishman (Israel), GetFreaky (Taiwan), Hirazon (France), Christian Kammerhofer (Austria), Kirsten Kohrt (Germany), Fiona Livingstone (Australia), Oliver Ojeil (USA), Nicole Papaef (Greece), Utaellamarie Peter (Germany), Marco Riha (Austria), Pilar Rivero (Spain), Eva Rossi-Kivimaki (Brazil), Punam Singh (India), Vethan Elodie Sautour (Austria), Jomay Tam (Hong Kong), Kaiyen Tu (Taiwan), Mariëlle Vroemen (The Netherlands)