CITTA' DIMENTICATE

Città dimenticate del passato del presente del futuro...

L’Esposizione affronta il tema dei luoghi perduti, delle ‘città dimenticate’ aprendo uno spazio di riflessione sull’intervento della natura e dell’uomo negli spazi di aggregazione urbana.  

 

Strade infangate, carcasse di auto, resti di giocattoli, case invase da erbacce, città dimenticate del passato del presente del futuro...

In un mondo di ‘caos’ dove ogni cosa si confonde e si mescola come un frullatore di ricordi, cerchiamo di proiettarci in città perdute, fantasmi della storia, dove le guerre, le intemperie, il tempo hanno fatto la loro parte...

 

Non sono solo città fantasma o imperi perduti, ma Luoghi non luoghi”,  spazi reali o della fantasia, a volte nascosti e dimenticati oppure trascurati per incuria e per abbandono, città bistrattate, luoghi disordinati dove coabitavano persone, mostri nascosti, spazi, situazioni, emozioni.

 

Italo Calvino descrive così le sua opera ‘Città invisibili’:

«A un imperatore melanconico, un viaggiatore visionario racconta di città impossibili. Quello che sta a cuore al mio Marco Polo è scoprire le ragioni segrete che hanno portato gli uomini a vivere nelle città, ragioni che possono valere al di là di tutte le crisi. Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi.

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