Nel trattare il tema dell’amore, al quale ognuno può attribuire il significato che vuole, le parole, da sole, non sono in grado di dare una rappresentazione adeguata. Si è pensato quindi ad una mostra in cui la combinazione testo-immagine, nell’elaborazione di un pensiero su questo tema, libera dentro di noi quelle facoltà interpretative individuali utili per riflettere e sviluppare un’idea propria sull’amore. La mostra presenta una successione di scenari, all’interno dei quali sono state collocate le opere, che ci fanno considerare con occhi nuovi le nostre esperienze in campo sentimentale ed affettivo. Oltre 200 opere d’arte di epoche e provenienze diverse, anche non esplicitamente attinenti all’amore, ma che ne suscitano l’immaginazione e inducono ad un facile processo di immedesimazione, dato il tema. Gli artisti più importanti, tra i contemporanei: Jeff Koons, Hermann Nitch, Paul Delvaux, Pablo Picasso, Massimo Campigli, Piero Castellani, Mimmo Rotella, Giosetta Fioroni mentre tra quelli del Sette, Ottocento e primi Novecento: Felicien Rops, Francesco Paolo Michetti, Filippo Falciatore, Bartolomeo Pinelli e altri. Per quanto riguarda i manufatti archeologici oltre alle 9 Veneri paleolitiche verranno esposte 5 sculture del Gandhara del II secolo d.C. Una panoramica alternativa alla visione stereotipata e omologante di un sentimento attualmente vissuto con scarsa consapevolezza, attraverso un corpus di opere comprese in un arco cronologico che va dal terzo millennio a.C. fino al XXI secolo.