L’espressione del corpo - al ritmo della musica, nel tempo del silenzio – emerge nelle opere di Carlo D’Orta. Passi, coreografie, movimenti animano le immagini. L’occhio osserva, poi lo scatto: la trascrizione fotografica contiene la fluidità della danza. Nella sequenza dei frammenti l’autore indugia sulle figure, reali e proiettate, sulle forme composite, sulle luci, sulle ombre e dalla rappresentazione scenica nasce un nuovo racconto.
Lunedì 22 e Sabato 27 ottobre, ore 18.00: performances di Silvia Capponi, Michael Incarbone, Serena Soave, allievi dell'Accademia Nazionale di Danza di Roma