Magdalo Mussio
Il segno dell'essere sulla traccia del tempo
Introduzione di Loredana Finicelli e testo critico di Paola Ballesi
In mostra una serie di 15 opere dell’artista scomparso nel 2006, che mostrano l’ultima fase della sua ricerca: il periodo nel quale egli sembra trovare tenui indizi di risposte alle sue indagini di una vita. Un’esistenza finalizzata alla comprensione dell’Umano, utilizzando il segno grafico, sia sotto forma di scrittura che di immagine, come medium privilegiato di ricerca.
Il segno sincretico e sinsemico è lo strumento di lavoro di Magdalo Mussio, grafico e Maestro d’incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata, intellettuale di rango e studioso di filosofia, oltre che indiscusso interprete della neoavanguardia. Attraverso il modus operandi del “corpo scrivente”, l’artista si confronta con il pensiero heideggeriano e la decostruzione derridiana, temi da cui nasce il titolo della mostra.
Sul lascito dei grandi pensatori contemporanei Magdalo Mussio radica la sua “filosofia liminale” fatta di segni peregrinanti e sempre animata dal fuoco di una indagine inesausta sulle tracce dell’essere disciolte nel tempo.
La mostra avrà il fine di far comprendere il percorso di questo grande artista, poco conosciuto dal grande pubblico, ma molto apprezzato dagli intellettuali del suo e del nostro tempo.
La mostra, come da consuetudine della galleria Bianco Contemporaneo, è corredata da un catalogo/cartella d’artista a tiratura limitata di 50 copie: un bauletto con le stampe delle 15 opere esposte oltre ad altre 29 opere unitamente ai testi e la biografia dell’artista.
www.biancocontemporaneo.it