Border Crossing Hypothesis

La mostra esplora l’essere straniero in un mondo globalizzato, unendo oltre 40 artisti internazionali. Esamina identità, migrazione e integrazione, promuovendo l’arte come mezzo per superare barriere e favorire il dialogo culturale

La mostra “Border Crossing Hypothesis”, curata da Shereen Badr, Pamela Fiacconi e Massimo Scaringella, presenta una collaborazione artistica e culturale sul tema dell'essere straniero in un mondo sempre più interconnesso. Organizzata da Artoday e Rome Art Week nell'ambito della Rome Art Week 2024, la mostra riunisce più di quaranta artisti italiani e internazionali per esaminare le sfide e le opportunità dello scambio culturale e dell'identità in un contesto globale. In un mondo in cui i confini sono sempre più sfumati a causa della tecnologia e delle migrazioni, le singole società nazionali si trovano spesso alle prese con la tensione tra apertura e chiusura, accettazione e rifiuto. La mostra si addentra nella complessità di questa dinamica, esplorando il concetto di “sconfinamento” non solo come passaggio fisico tra territori, ma anche come transizione culturale e personale. Attraverso una gamma diversificata di opere, tra cui pittura, scultura, fotografia e installazioni, la mostra offre una prospettiva sfaccettata sulle molteplici identità che coesistono e si evolvono nella società contemporanea. Rome Art Week, con il suo impegno di lunga data nella promozione dell'arte internazionale, arricchisce ulteriormente questo dialogo interculturale con la presenza di artisti provenienti dall'Egitto e da Dubai. La mostra mette in evidenza il tema dell'esperienza straniera e della pluralità culturale attraverso le opere di artisti provenienti da diversi contesti. Le opere esposte affrontano temi come l'identità, la migrazione, l'integrazione e l'alterità, sfidando gli spettatori a considerare nuove dimensioni dell'esperienza umana. Come ha affermato Pablo Picasso, “L'arte lava via la polvere della vita quotidiana dalla nostra anima”. In questa mostra, l'arte funge da veicolo per superare le barriere, trascendere il pensiero convenzionale e promuovere nuove possibilità di connessione e comprensione. Con la sua natura internazionale e interdisciplinare, la mostra mira a creare uno spazio per il dialogo e lo scambio, dove le differenze culturali non sono viste come ostacoli ma come preziose risorse per l'arricchimento reciproco. In un'epoca segnata dall'interazione tra dinamiche globali e locali, “Border Crossing Hypothesis” offre l'opportunità di reimmaginare l'integrazione e la coesistenza, proponendo una visione del mondo che trascende i confini visibili e invisibili che ci dividono.

© 2024 Monica Antonietti

Organizzatori
Artisti
Ahmed Abdelfattah
Ahmed Abdelfattah
Ahmed Barakat
Ahmed Barakat
Alex Caminiti
Alex Caminiti
Alfred Mirashi Milot
Alfred Mirashi Milot
Alia  Ali
Alia Ali
Asmaa Elnawawy
Asmaa Elnawawy
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Bushra Abdulraheem
Danica Alicia Desilva
Danica Alicia Desilva
Emanuela Lena
Emanuela Lena
Erica Capobianco
Erica Capobianco
Fabrizio Bonato
Fabrizio Bonato
Flaminia Mantegazza
Flaminia Mantegazza
Gehan Fayz Abd El-Aziz Mahmoud
Gehan Fayz Abd El-Aziz Mahmoud
Jadielson Dos Santos Lima
Jadielson Dos Santos Lima
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Lama Fahmi
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Massimo Manfredi Luccioli
Michel Oz
Michel Oz
Michele Stanzione
Michele Stanzione
Monica  Pirone
Monica Pirone
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Moza Abdullah
Nazli Madkour
Nazli Madkour
Rania Abu Elazm
Rania Abu Elazm
Reem Osama
Reem Osama
Rosa Mundi
Rosa Mundi
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Sedra Tahhan
Sergio Angeli
Sergio Angeli
Silvana Chiozza
Silvana Chiozza
Silvia Scaringella
Silvia Scaringella
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Stefania Fabrizi
Tatsiana Pagliani
Tatsiana Pagliani
Virginia Ryan
Virginia Ryan
Weaam Ali
Weaam Ali
Weaam ElMasry
Weaam ElMasry
Curatori

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