DAMIA LA BONA DEA

Performance di disegno dal vero con accompagnamento musicale, a cura di Damiana Ardito e Mirkaccio Dettori.

 

Riprendiamo per il secondo anno il nostro esperimento artistico che ha l'intento di  sdrammatizzare un pregiudizio odioso, per cui avere un “cervello ribelle” debba necessariamente corrispondere a una condizione di forzata preclusione dal gioire della bellezza e della sensualità in tutte le loro manifestazioni.

 

Il tema di questa edizione vorrebbe riportarci nel clima di mito antico, proponendo una performance artistica di disegno dal vero che evoca, Damia, la dea greca che assunse a Roma il nome di Bona Dea.

 

Damia era una divinità assimilabile a una “Grande Madre”, venerata specialmente nell'Argolide, e anche a Egina, a Sparta, a Tera e, in Italia, a Taranto. Bona Dea divenne qui Fauna accompagnatrice di Fauno, divinità della pastorizia e dei boschi, prediceva l'avvenire alle donne. Da Taranto la dea passò a Roma, da quando quella città cadde in mano dei Romani  nel 272 a. C.

 

In questa nostra serata Damia riprenderà vita in Damiana Ardito, o Rose Selavy quando anima le notti Burlesque de La Conventicola Degli ULTRAMODERNI, nativa di Cerignola e trapiantata a Roma dalla maggiore età, Damiana-Damia dedica questa performance interattiva al servizio del disegno dal vero al suo legame con questi luoghi, mettendo in scena una danza rituale intorno alla piantatura di un seme di nespolo cerignolano in terra romana.

 

I costumi e l’allestimento sono autoprodotti con materiali naturali e piante secche: il primitivismo e lo spirito ancestrale sposano l’estetica burlesque quando la Bona Dea entra vestendo un lussureggiante copricapo di sterpaglie, così come quando al termine del rito la ritroviamo coperta solo di poca terra invece che di tassels e pailette.

 

La performance si compone di momenti di azione scenica e improvvisi block funzionali al disegno dal vero, dai due ai venti minuti per posa.

 

Il Sior Mirkaccio, Mirko Dettori, darà una veste sonora a questa ambientazione mitologica cimentandosi con una arpa celtica a dodici corde.

 

È un happening dedicato a chi vuole disegnare e godibile anche da un pubblico passivo, che potrà fruire di una messa in scena su più livelli, sia della danza rituale della Bona Dea dell’interazione con la musica, che dello spettacolo dato dal disegnare e dall’interagire tra modella e disegnatori.

Organizzatori

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