I sette vizi capitali

Le opere di Alex Caminiti scolpite nel marmo simboleggiano il superamento di valori ormai obsoleti. L’arte contemporanea riflette sulla necessità di autenticità umana, contrapponendo nuove forme di peccato come crudeltà, fanatismo e disonestà.

Superbia, Invidia, Avarizia, Ira, Gola, Lussuria e Accidia sono i sette vizi capitali incisi e scolpiti nel marmo che l’artista internazionale Alex Caminiti porta a Roma presso la KOU Gallery in occasione della RAW 2024.

Tra i più significativi esponenti dell’arte contemporanea siciliana, Alex Caminiti (nato a Messina nel 1977), attraverso dipinti, sculture, performance e video, indaga il bisogno dell’uomo di ritrovare sé stesso nella sua unicità e complessità, abbracciando ogni aspetto del proprio essere per arrivare a vivere pienamente la propria autenticità. Alex è un artista completo, animato dalla voglia di comunicare e far riflettere su esperienze ed emozioni del nostro presente. I diversi linguaggi e mezzi espressivi vengono utilizzati da Caminiti per focalizzare l’attenzione su temi e valori universali che definiscono la nostra identità.

I sette vizi capitali possono essere messi in parallelo con le altrettante sette virtù a cui si oppongono: le tre Virtù Teologali (Fede, Speranza e Carità) e le quattro Virtù Cardinali (Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza). Tuttavia, i sette peccati di Alex sono incisi nel marmo perché l’artista ci avverte che sono morti e sepolti. Secondo recenti sondaggi, non sono più attuali e al primo posto oggi troviamo la crudeltà, il fanatismo, la disonestà, l’ipocrisia, l’avarizia, l’adulterio e l’egoismo.

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