Questa mostra ci porta in un viaggio "onirico" ripercorrendo vari momenti esplorativi del lavoro di Isonzo.
La sua attenzione rivolta alla luce, al suono, al movimento e alla interazione di questi elementi con alcuni materiali in particolar modo con la lamina di bronzo armonico ma anche con una vasta gamma di altri metalli, dall'alluminio al rame e dall'ottone al ferro, intervenendo su di essi attraverso l'utilizzo di varie tecniche, come nel caso dei suoi "quadriscultura" luminosi o i suoi "Flex", fasce di bronzo armonico piegate a mano che diventano elastiche o le lastre vibrazionali che se scosse emettono suoni molto intensi e così via.
I nostri occhi sempre avidi di immagini anche durante il sonno profondo, è come se scrutassero nel buio di un inconscio misterioso, affascinante ed imprevedibile. Nella pratica artistica "cosciente" ci si avvale forse di queste visioni, sensazioni, suggestioni che inconsapevolmente ritornano nella realtà del quotidiano e nei gesti apparentemente razionali della creazione.