Corpologie IX

Nona mostra sul tema del corpo, all’interno delle (S)exhibitions, analizzato ancora una volta nelle sue infinite possibilità di interazione sociali, psicologiche e naturalmente estetiche, attraverso le opere di nove artisti internazionali.

Artisti: Antonella Albani, Paola Alviano Glaviano, Nicola Bertoglio, Petra Brnardic, Federico Cianferoni, Werther Germondari, Gulia Lusikova, Silvia Marcantoni Taddei, Florindo Rilli.

Periodo: 21 ottobre - 7 novembre 2024

Orario: nei giorni successivi l’inaugurazione, solo su appuntamento

Nona mostra sul tema del corpo, all’interno delle (S)exhibitions, analizzato ancora una volta nelle sue infinite possibilità di interazione sociali, psicologiche e naturalmente estetiche, attraverso le opere di nove artisti internazionali, provenienti come sempre dalla Collezione OGA.

Antonella Albani (Roma, 1972). Dopo il diploma d’Arte Applicata con specializzazione in “Fotografia Artistica” e “Grafica Pubblicitaria”, si laurea con lode in "Storia dell'Arte Moderna" all’Università La Sapienza, con una Tesi sull’eredità di Raffaello nella pittura Occidentale. Le sue opere raccontano l'attesa di qualcosa che mai accadrà. L’agire dei suoi personaggi si muove intorno a una sospensione, questi ultimi sono spesso immobili, cristallizzati. È una fotografia venata di metafisica e a tratti ironica surrealtà, che spesso denuncia una solitudine, in particolare della figura femminile.

Paola Alviano Glaviano (Roma, 1962) si diploma nel 1980 presso il I Liceo Artistico di Via di Ripetta; successivamente, mentre frequenta la facoltà Architettura e la Scuola Libera del Nudo, approfondisce l'interesse per il corpo umano, che avrà parte rilevante nel suo percorso di pittrice. La ricerca costante di nuove tecniche si evolve velocemente, dal pennello passa alla spatola, dal colore al bianco e nero per poi tornare alla policromia e di nuovo al monocromatico con l'uso del bitume. Dalla tela juta e successivamente al cartone, che rappresenta la sua fase attuale.

Nicola Bertoglio (Cremona, 1974) è un artista, fotografo e attivista per i diritti civili italiano nato a Cremona nel 1974. La sua ricerca artistica, che abbraccia più di dieci anni, si concentra sulla fotografia da smartphone, comunemente conosciuta come "iphoneografia". Negli anni ha sviluppato un proprio linguaggio artistico, composto da montaggi di immagini varie, realizzate solo con uno smartphone e sempre in formato quadrato. Le sue opere sono state esposte in molte città in Italia e all'estero, e alcune di esse sono presenti in rinomate istituzioni pubbliche e collezioni private. 

Petra Brnardic (Zagabria, Croazia, 1978) Laureata all'Accademia di Belle Arti di Zagabria nel 2004, sta lavorando a brevi film sperimentali da diversi anni e di solito usa la tecnica del collage e immagini surreali, vivide e psichedeliche ispirate all'era del cinema muto, film underground e cult per lo più dagli anni '60-primi anni '80, estetica horror e camp e altre forme d'arte. "Il mio cinema è poesia visiva, spesso brutale, macabra, allucinante e piena di polarità, come il sesso e la morte o il bene contro il male, proprio come le grotte più profonde della psiche umana e l'oceano del subconscio”.

Federico Cianferoni (Radda in Chianti, 1989) vive e lavora a Roma. “A meno che tu non abbia un corpo boyish vieni chiamato femmina fin da bambino. Sembri una femmina perché non sei come gli altri, perché giochi con le bambole, perché hai i capelli biondi e ricci, perché non bestemmi a 4 anni, perché non ti piace giocare a calcio. Stereotipi? No la cruda realtà. A meno che non hai un corpo maschile non sei accettato. Non sei normale. Sei diverso. Per fortuna siamo diversi, per fortuna non siamo normali. Per fortuna volano cazzi e ci crescono i baffi!

Werther Germondari (Rimini, 1963) Artista visivo, performer e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge dai primi anni ottanta una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali internazionali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.

Gulia Lusikova (Minsk, Bielorussia, 1967) è diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Minsk. Dopo un’intensa attività artistica nell’ex Unione Sovietica, dove Gulia fa parte del gruppo d’avanguardia BLO di Minsk ed espone più volte alla galleria di San Pietroburgo Pushkinskaja 10. Partecipa poi ad esposizioni in Francia e in Germania. Si trasferisce a Roma nel 1993 e comincia a collaborare con le Gallerie Pio Monti, Nuova Pesa, Matteo Boetti e con vari critici. In connubio con sua figlia Karolina ha partecipato alla XIV Quadriennale di Roma.

Silvia Marcantoni Taddei (Genova, 1994) compirà 30 anni lo stesso giorno di Cicciolina, il 26 novembre. Ha fondato nel 2019 il duo multimediale AnimaeNoctis con suo marito Massimo Sannelli (1973). Il suo lavoro filmico, fotografico, musicale, performativo e pornologico è la sua biografia.

Florindo Rilli (Cagli, 1962) dagli anni 90 inizia la sua ricerca fotografica. Concentrandosi sul corpo si diverte a giocare e renderlo così versatile da risultare il più delle volte soggetto e insieme oggetto della rappresentazione. Interessante è anche il rapporto che riesce a creare con la danza contemporanea e il teatro in genere. Sperimenta anche nel mondo del fetish, adottando spesso e volentieri la tecnica del bondage per frammentare il corpo e renderlo così segmentato più esplorabile. Numerose le sue partecipazioni a mostre personali e collettive.


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