HOP – House of Photography
di Daniele Cametti Aspri
Sono nato nelle immagini, e le immagini sono diventate la mia vita.
Non come superficie, ma come sostanza: la trama invisibile che unisce luce, tempo e coscienza.
Nel 2016, consapevole di questa mia natura, ho sentito il bisogno di creare un luogo che potesse accoglierla: una casa in cui la fotografia non fosse solo esposta, ma vissuta.
Così è nata HOP – House of Photography, una casa-galleria, un laboratorio vivente in cui ogni parete, ogni oggetto, ogni fotogramma racconta un frammento della mia storia e della mia visione.
HOP è uno spazio in cui vita e immagine coincidono, dove il confine tra arte e quotidianità si dissolve.
Qui, il visitatore non entra in una mostra, ma in una dimensione: un percorso sensoriale e intimo, dove la luce attraversa le stanze come una pellicola in movimento, proiettando emozioni, ricordi e riflessioni.
È una camera oscura dell’anima, dove la vita si sviluppa come una fotografia: lentamente, per rivelazione.
All’interno di HOP convivono cinema, fotografia e realtà in un dialogo continuo.
I fotogrammi dei film si mescolano alle immagini della vita quotidiana, costruendo una matrix visiva in cui il tempo perde la sua linearità e lo sguardo diventa esperienza.
Ogni immagine è una soglia, una domanda, un invito a fermarsi e vedere davvero.
HOP non è solo un luogo fisico, ma un atteggiamento dello sguardo: uno spazio di consapevolezza e relazione.
È una casa che si apre come un set, un laboratorio che accoglie, un’esperienza che evolve.
Chi entra non visita semplicemente un’esposizione, ma partecipa a un viaggio nella realtà, accompagnato dal battito invisibile della luce.
“In HOP la fotografia non è un oggetto da osservare, ma un luogo da abitare.
Qui l’immagine diventa vita, e la vita — finalmente — immagine.”