Titolo dell’opera: Quinta Essenza
Anno di esecuzione: 2025
Tecnica di esecuzione: Tecnica mista: acrilico su tela; collage di stampe calcografiche
(linoleumgrafia); assemblage di poliplat e bronzo.
Dimensioni effettive: 120 x 80 cm
La Quinta Essenza vuole manifestarsi: il quinto elemento etereo, si combina nell’opera con gli altri quattro elementi terresti (terra, acqua, aria, fuoco) per rappresentare il mondo Celeste.
Il processo nell’arte totale vede, riflette e racconta lo Spazio e il Tempo nella ricerca di quell’Astratto, discorso che si avvicina ai concetti reali e incomprensibili dell’Universo e dell’Amore.
I segni base: colori, rette, curve e le loro distorsioni o evoluzioni diventano ambienti Proun della mente e dell’anima, che mappano e descrivono luoghi invisibili. Nell’opera “pittorica” il tempo non esiste, tutti gli eventi coesistono in uno stesso momento, in un dimensione nuova.
Così l’incontro, la discussione di diverse energie genera dei percorsi, direzioni, incroci e sovrapposizioni per arrivare o passare da un centro a diversi circoli ‘periferici’, stazioni di transito dalla pittura all'architettura. Costellazioni o satelliti che diventano punti di incontro aperti, dove ritrovarsi, leggere, discutere, sostare un po' e lasciare un Segno.
La mostra del Premio Internazionale Volturno Morani è un omaggio al Maestro Volturno Morani (1932–2004), fondatore del Neocostruttivismo Spaziale, e un invito a riflettere sul dialogo tra arte, scienza e spiritualità.
A vent’anni dalla scomparsa del Maestro e in occasione della nascita della Pinacoteca Morani presso la Casa Blu di San Prospero, questa edizione del Premio rinnova la missione del movimento da lui fondato: esplorare, attraverso l’arte, il rapporto tra spazio, tempo e dimensione interiore dell’uomo.
Il tema proposto, “La Quinta Dimensione”, invita a considerare l’Amore come forza universale che lega il visibile e l’invisibile, la materia e lo spirito, l’umano e il cosmico. Le opere finaliste testimoniano una pluralità di sguardi che, pur nella diversità dei linguaggi, convergono verso un comune orizzonte di ricerca e trascendenza.
Gli artisti selezionati per questa edizione sono: Tommaso Andreocci, Anna Tonelli, Gianluca Fascetto, Giovanna Marpicati, Osvaldo Tiberti, Cristiano Cavedon, Carlo Dottor, Ingrid Leka, Sebastiano Miduri, Cruciano Nasca e Roberto Faggion.
Attraverso i loro lavori, la mostra si fa percorso visivo e spirituale, in cui il colore, la forma e la luce si trasformano in strumenti di rivelazione, capaci di evocare quella “quinta dimensione” che il Maestro Morani ha intuito e rappresentato nelle sue opere come ponte tra conoscenza e fede.
Questa esposizione segna un nuovo capitolo della Scuola del Neocostruttivismo Spaziale, confermando la vitalità di un pensiero che continua a ispirare e a indicare, nell’arte, la via per costruire il futuro guardando all’infinito.