"Nella mia ricerca artistica attraverso le superfici e lo spazio, cerco punti e linee da connettere come fossero messaggi, segni ininterrotti di futuri potenziali.
Ho dipinto fino al 2019, cercando di creare opere in movimento ,che avessero una prospettiva che proseguisse nel futuro. Poi ho abbandonato la tela bianca verso supporti con un vissuto. Nel considerare l’individuo come sintesi di infinite connessioni di eventi, ho cominciato a cucire ritagli di miei dipinti su vecchi tappeti, scucire vestiti, dipingere e cucire su risonanze magnetiche, ritrovandomi a instaurare una connessione con il passato e creare un nuovo futuro attraverso ago e filo in punti e linee dell'alfabeto Morse. Uso il codice Morse, i palindromi, i bifrasici, il segno, il dipinto, il cucito, la luce, il suono. Attraverso diversi tipi di supporti per scoprire, trasmettere e far evolvere una storia, in modo che continui a fluire e ad avere un futuro"
Diana Pintaldi è nata a Roma in una famiglia di musicisti nel 1988. Studia già da piccolissima i fotogrammi che generano i filmati, attraverso i quali comincia il suo approccio al disegno. Si laurea in Scienze Motorie approfondendo il movimento non solo nella sua struttura, ma anche come manifestazione espressiva dell’individuo. Nel 2014 apre il suo studio in un ex locale cassoni sui tetti di Via lima 28 a Roma e comincia la sua ricerca pittorica improntata sull’evoluzione del movimento nel tempo attraverso un processo di sintesi per addizione. Nel 2016 sente la necessità di un supporto diverso rispetto alla tradizionale tela bianca: prima ribalta la tela preparata per lavorare sul retro grezzo, poi utilizza stencil cercando di alterare la trama. Ma quello che le serve è una trama vera e propria che abbia un vissuto e una storia, così nel 2019 trova un vecchio tappeto di famiglia su cui cuce un suo dipinto su tela, usa sacchi di juta e scampoli tessili. Cucendo e scucendo può muoversi avanti e indietro sulla linea del tempo, fondendo tessuti con storie diverse può creare nuove dimensioni e compresenze. Alla fine del 2021 comincia un nuovo periodo di ricerca: riempie le pareti del suo studio di parole chiave e pensieri ricorrenti dalla sua infanzia. Lavora su quelle parole e quei pensieri per settimane finché trova nel codice Morse il filo conduttore di tutta la sua mappa concettuale e lo trasforma nel suo medium. i fori creati dall'ago e il filo sono divenute fessure che proiettano le sequenze di racconti in Morse verso un tentativo di comprensione dell'Oltre.
La materia e il soggetto che vi sta operando percorrono insieme lo stesso processo. La sua è una ricerca sulla vita, fatta di incontri e di influenze, di sovrapposizioni e di mutamenti, di coesistenze. Il qui e ora è dettato dall'atto stesso del creare, "creo quindi sono": la sua unica certezza per non perdersi all'interno della percezione di un tempo metaforico.
Gate30 - spazio performance- Geografie a filo, curatela e testo critico a cura di Laura Catini. 2023
Ritratto di famiglia in divenire, 9 ottobre 2023 performance fotografica davanti all'opera specchiante "un Giovanotto (la smorfia)" di Michelangelo Pistoletto a La Galleria Nazionale, con la partecipazione di Michelangelo Pistoletto.
Galleria Borghini, Light Poems, 2023
Journal Cittàdellarte, intervista https://journal.cittadellarte.it/arte-societa/larte-michelangelo-pistoletto-grembo-generatore-nuova-vita-11-risultato-3 , 2023
Kou Gallery, Wall, a cura di Massimo Scaringella, 2023
Artist Run Space Struttura, mostra collettiva "Vuoto", progetto MVM di Cristallo Odescalchi, 2023
Residenza: Macro Asilo, Atelier n2, Anima L'istante, 2019Mostra personale: 2015 Creative Room Art GalleryMostra collettiva: 2015 Creative Room Art GalleryPubblicazioni: "video/fascicolo Gli Atelier del Macro Asilo 30 Luglio 4 Agosto"Opere apparse al cinema: "il colore nascosto delle cose" Regia di Silvio Soldini