Sono nata il 04 marzo del 1985, lo stesso giorno e mese di Lucio Dalla. Mi chiamo Laura Romano, ma non sono romana da 7 generazioni, ma un’isolana sarda-siciliana, mia madre è di Cagliari e mio padre della provincia di Agrigento. I miei genitori si sono conosciuti da molto giovani dopo essersi trasferiti in una borgata di Roma degli anni ’70. Da bambina ero silenziosa e timida, gli adulti mi sembravano dei giganti paurosi e i manichini dei negozi, quando mia madre mi portava con sé per fare shopping, delle statue con cui confidarsi. Da bimba mi affascinavano le matite, i pennarelli, i colori. Mi incuriosiva la grafica del disegno: le forme, le linee, i punti. Piuttosto che scrivere o leggere preferivo passare le mie giornate a disegnare. Mi affascinava l’immagine e la sua forza, penso che sia stato anche per questo che l’amore per le Arti Visive rimase nonostante un periodo di allontanamento dalla pittura. Dopo aver preso la maturità presso il Liceo Artistico Caravillani di Roma, mi avvicinai alla fotografia. Feci svariati corsetti di tecnica della fotografia base e al contempo lavoravo nel campo della fotografia commerciale. Quello che amavo della fotografia era la sfida di riuscire a trasmettere qualcosa con l’uso di un solo fotogramma catturato in un istante. Questo amore mi spinse a trasferirmi a Padova dove studiai fotografia analogica e fotografia digitale presso l’istituto di arti visive ISFAV. A fine dei due anni di studi tornai a Roma dove provai a lavorare nella fotografia di reportage, purtroppo senza successo, il mercato era saturo e il boom dei cellulari con la fotocamera non fu d’aiuto. Continuai comunque a lavorare nella fotografia commerciale in cui lavoro tutt’ora.
Mentre continuavo a lavorare nella fotografia mi iscrissi all’Accademia di Belle Arti di Roma. L’accademia mi diede in più un buon bagaglio culturale-artistico e nuovi stimoli su cui lavorare. Mi laureai e realizzai un desiderio che avevo fin da piccola, aprire un laboratorio artistico con altri artisti a Roma nel quartiere di Tor Pignattara. Nello studio finalmente trovai la tranquillità per continuare la mia ricerca pittorica sull’arte figurativa. Il corpo umano è sempre stato il centro del mio interesse e soggetto dei miei quadri anche se attualmente sto studiando attraverso la pittura paesaggistica con contaminazioni astratte il linguaggio della forma, del colore e della gestualità.