Nasce a Milano nel 1977 Sin dalla adolescenza ha avvertito la necessità di rappresentare, attraverso la pittura, soggetti quasi esclusivamente femminili, denotando sin da subito una strana forma di cromofobia “selettiva” che gli ha imposto di utilizzare esclusivamente il bianco assoluto ed il nero profondo. Solo il forte contrasto tra questi colori gli consentiva, infatti, di vedere e, quindi, di rappresentare lo spessore delle donne che hanno trovato forma nei primi lavori. I lavori più attuali, invece, sono contraddistinti da un lungo percorso che l'artista definisce come costruzionismo artistico, caratterizzato dalla necessità di superare, attraverso l'utilizzo di diversi materiali - con una particolare predilizione per il cemento - i vincoli legati ai modelli figurativi, per arrivare all'astrazione degli stessi. Ed è proprio attraverso il superamento delle barriere imposte da detti modelli, che l'artista riesce a dare voce, forma e struttura alle personali necessità espressive e creative, nel tentativo di inoltrarsi sin nei più profondi e bui recessi dell'intimo, per scandagliarli e riportare alla luce, per quanto possibile, le macerie lasciate dalle esperienze pregresse del personale vissuto. Non senza un certo contrasto, peraltro, proprio la necessità di affrontare dette profondità dell'animo e ricomporre i frammenti ivi ritrovati ha consentito all'artista anche di superare l’iniziale cromofobia selettiva, che risulta, oggi, mitigata dall’utilizzo di altri e diversi colori. Le opere di Fabrizio Bonato sono, dunque, una forma di terapia materica che si evolve in ragione della personale maturità artistica dello stesso. Le continue sperimentazioni dell'artista sconfinano, poi, anche nell'ambito della scultura che trova espressione nella produzione di complementi di arredo e, principalmente, di tavolini pensati e realizzati dall'artista. Di questa serie "Beretta M93R", "c64", "703 SILVER" e "Manaresso".
Eventi a Rome Art Week
2024
Accesso libero
Vernissage Martedì 22 Ott 2024 | 18:00-21:00