"L'arte non si fonda sulla chiarezza della costruzione razionale, non è assimilabile per sua natura ad un autosufficiente sistema intellettuale. Il suo intendimento, farne esperienza nasce dalla potenza del suggerimento dell'evento e del simbolo. L'arte è rivolta alla facies exterior dell'uomo in modo tale che i sensi e la ragione non la controllano ma la connettono alla facies interiore, allo spirito, al volto dell'uomo teso verso il suo stesso mistero."
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"Dell'arte perciò, non si può fare scienza, poichè è un evento, una fascinazione, capace di unificare evento sensibile e storia.
L'esperienza estetica è una emozione intellettuale, cioè una potenza che pur attraversando la ragione e la sua dialettica ti conduce a una visione emozionante diretta verso il cosmo, inteso come area spirituale."
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“ L’artista non genera mai un opera d’arte, l’artista genera azioni, strumenti suggestivi, suggerimenti che posso indurre alla generazione dell’opera d’arte.
L’opera d’arte si compie nella facies interior di chi percepisce l’azione dell’artista e la metabolizza insieme a ciò che stà intorno all’opera, la propria sensibilità, la propria cultura, la propria anima.
Questa metabolizzazione può portare ad uno stato di illuminazione dell’anima, di piacere , di estasi. Questa estasi, questo momento di totalità anche di un solo istante è l’opera d’arte.”
Note Biografiche
Massimo Francalanci Nasce a Firenze nel 1973. Il percorso accademico passa attraverso il Liceo Artistico di Firenze, Facoltà di Architettura di Firenze, ISIA, Politecnico di Milano.
Durante gli anni di studio inizia il percorso lavorativo presso IACSA (International Advanced Centre for Space Application), qui progetta strumenti e componenti per usoaeronautico ed aerospaziale.
Prosegue la sua carriera con la specializzazione in calcolo e progettazione della luce che lo porterà a lavorare per importanti gruppi industriali come Zumtobel ed a insegnare presso l'università Americana SACI di Firenze.
Parallelamente a queste attività, Francalanci, svolge ricerca relativa allo studio dell'architettura Brutalista di scuola fiorentina e delle sue correlazioni con il Metabolismo Giapponese ed il Costruttivismo. I caratteri stilistici, estetici e concettuali della ricerca di cui sopra vengono trasposti dal Francalanci in opere scultoree e disegni che porteranno allo sviluppo di un personale atteggiamento stilistico/concettuale definito come Metabolista Visionario.
Nell'ambito della ricerca e trasposizione di elementi brutalisti e metabolisti, fra il 2019 ed il 2020, produce opere scultoree in terra cruda oltre ad una serie di concept annotati in forma analogica e digitale 3D.
La linea di pensiero Metabolista Visionaria accompagna la sua produzione artistica che vede realizzate al settembre 2022 oltre 3000 opere bidimensionali in grande formato, un notevole numero di opere in formati piccoli, bozzetti, ecc. e numerose sculture fuse in bronzo ed acciaio. Le Visioni e le opere tridimensionali sono affiancate dalla fotografia di derivazione Futurista ed all'apertura di una nuova linea di pensiero frutto della fusione di
elementi Metabolisti Visionari ed Ultramodernisti.
Ad oggi (2024) il percorso Visionario si fonde con l’evoluzione del metabolismo che diventa Hi-Tech ed ecco il Progetto VEGA.
VEGA è una fusione di elementi filosofico-concettuali che trovano origine in pensieri di 4000 anni fa espressi con elementi formali Visionari ed Hi-Tech. Vega rappresenta un punto di evoluzione importante nel percorso artistico del Francalanci e segna un riferimento chiave per le realizzazioni future.
Eventi a Rome Art Week
2024
Accesso libero
Vernissage Venerdì 25 Ott 2024 | 18:30-21:30