Anna Laura Longo è pianista, perfomer, artista visiva, saggista e poetessa. La sua è un’indole nettamente pluridisciplinare, improntata ad un singolare dinamismo del pensiero e a un’attenta ricerca formale. Ha esordito molto precocemente nell’attività concertistica come solista in primis e inoltre in formazioni cameristiche, avvalendosi di molteplici premi conseguiti in concorsi nazionali e internazionali, portando avanti - al contempo- una densa esplorazione e ricerca artistico-visiva, che attraversa flessibilmente i campi dell'installazione e della performance, con numerosi interventi e progetti espositivi e sonori. Ideatrice di installazioni composite e opere polimateriche promuove una spiccata multi-sensorialità. Numerosi sono i riconoscimenti ricevuti in virtù dei suoi lavori, basati su un'integrazione e una fattiva giustapposizione tra le estetiche e i linguaggi. È interessata nella fattispecie alle mutazioni e al ruolo emancipatore e rifondativo delle arti, situandosi su un piano comparativo e amalgamante. È fortemente avvalorato nei suoi lavori il criterio di continuità tra suoni, spazi, segni, forme, materie.
Il suo impegno va consolidandosi a livello internazionale. I materiali a cui fa riferimento sono prioritariamente ferro, tessuti, eco-pelle, lattice, plastica, gel di varia consistenza e materiali organici, con soluzioni spesso tese a dar luogo a vere e proprie commistioni tra parole, segni, suoni, materie. Numerosi i riconoscimenti ottenuti e le occasioni di confronto con pubblici disparati a livello nazionale e internazionale. I suoi recital pianistici, le sue performance multisensoriali nonché le esposizioni o dispositivi scenici hanno toccato varie tappe, configurandosi come vere e proprie indagini sulle “profondità e sottigliezze“ della percezione in senso ampio, basandosi su un incessante impegno per una visione dell’arte -e della quotidianità– da intendersi come traversata avventurosa verso un progressivo e intenzionale arricchimento interiore.
Alcune delle sue opere sono rientrate nelle collezioni dei seguenti Musei e Archivi o Centri documentativi: Museo Reina Sofia di Madrid (Spagna), MALI di Lima (Perù), Museo Moderno di Buenos Aires (Argentna), Musée Les Abattoirs di Tolosa (Francia), Castello di Rivoli (Italia), Museo del libro venezolano di Caracas (Venezuela), Istituto Italiano di Cultura di Tokyo (Giappone), MUSAC di León e Museo Helga de Alvear di Cáceres (Spagna), Fondation Jan Michalski di Montricher (Svizzera).
Come artista pluridisciplinare e ricercatrice indipendente parteciperà a dicembre 2025 alla seconda edizione del "Congreso Internacional «Cuerpos, materias y otros restos» organizzato dalla Università Autonoma di Madrid (UAM - Facultad de Filosofía y Letras) presentando il progetto artistico intitolato El residuo es Forma.
Nella rivista ITAMAR, che fa capo all'Università di Valencia, ha pubblicato due ampi saggi che affrontano il tema della "qualità distributiva" dei materiali nonché il criterio di verticalità e orizzontalità, introducendo il concetto di "attraversamento rinforzato", con particolare riferimento ai legami tra musica, pittura e architettura.
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