B.ZARRO, (nel suo percorso artistico) ha sperimentato(esplorato) l’informale, il gestuale (l’action painting), l’astrattismo, il figurativo, il concettuale, il dadaismo, l’espressionismo, la performance e l’arte di appropriazione; la pittura, la scultura, l’Architettura, la fotografia, la letteratura, l’archeologia, l’antropologia, tutto in chiave simbolista e profetico.
Ha usato tutta la sua prorompente presunzione al limite dell’arroganza, mettendoci tuttavia la faccia, quindi con coraggio ed onestà intellettuale, e comunque al fine di disvelare la verità: quantomeno la realtà.
Spacchettando la pittura romana, quella dei caravaggeschi e degli espressionisti astratti, le sculture di Michelangelo, di Bernini e di Canova, per confrontarli con letture evangeliche, col Wai Sabi e con la letteratura erotica, ha dato corpo alla sua illimitata fame di conoscenza per trasmettere, attraverso il suo lavoro, il frutto delle sue scoperte.
Senza mai cercare, tuttavia, ne il consenso ne, talvolta, la condivisione.