Gabriele Mannarino si appassiona fin da bambino al disegno e alla pittura. Vive parte dell'infanzia a Toronto dove incontra culture diverse e fa esperienza della sconfinata e selvaggia natura canadese. Durante l’adolescenza, grazie a esperienze formative e lavorative molto diversificate, sviluppa le competenze tecniche che gli permettono di cimentarsi con linguaggi come la scultura, il ready made, l’assemblage e l’upcycling. Il diploma presso il Liceo Artistico Giorgio de Chirico rappresenta un momento chiave nello sviluppo delle competenze più accademiche, che culmina con un breve percorso all'Accademia delle Belle Arti di Roma. Frequenta ambienti punk romani e matura qui l’orientamento che lo porterà sempre a preferire percorsi personali e indipendenti rispetto a quelli accademici e convenzionali. Partecipa a eventi indipendenti di poster-art mentre continua a frequentare i linguaggi della pittura e dell’assemblage. Pur non dedicandosi più alla street art, pensa che l’arte debba parlare al pubblico in modo diretto e disintermediato. Lavora a Roma nel suo studio, nel quartiere di Giardinetti.
"Levodopa", "Titani" sono due progetti pittorici recenti, esposti in occasione di Rome Art Week 2023.
Il nome del primo deriva dalla sostanza precursore della dopamina, somministrata per il trattamento del Parkinson e associata sia alla regolazione del movimento volontario, dell’umore, dell’attenzione e dell’apprendimento, sia agli stimoli che producono motivazione e ricompensa (sesso, cibo, acqua, sostanze stupefacenti, musica, ecc.). Le opere di questa serie (acrilico su tela) rappresentano il potenziale della dopamina attraverso l’uso di forme, combinazioni e composizioni caratterizzate dall’uso di colori brillanti e saturi, confinati ed esaltati dall’uso del nero.
Il progetto "Titani" (acrilico su legno) prende avvio casualmente dall'uso di scarti di legno per rappresentare animali e maschere. L'esercizio si è poi evoluto in un linguaggio consapevole che rimanda a figure mitologiche, idealmente archetipiche, caratterizzate da una colorazione intensa e rigorosamente bidimensionale.
Gabriele Mannarino presenta a Rome Art Week 2024 la mostra “In direzione ossidata e contraria” curata da Daniele Poccia in cui espone sculture-assemblage dalle forme essenziali assemblate a partire da oggetti di scarto in metallo e legno. Le opere ci restituiscono uno sguardo acuto e partecipato caratterizzato da uno humour accogliente e mai distanziante.