Galleria Russo

Dati e contatti

La Galleria Russo è fondata a Roma nel 1898. La prima sede si trovava in via del Babuino e le sedi successive si trovavano e sono tuttora a poca distanza dall’originaria.

Storiche sono le sedi delle Gallerie gestite dai miei prozii Ettore ed Antonio Russo in piazza di Spagna e quella di mio padre Salvatore in via Capo le Case, per non dimenticare le altre sedi in Italia – Fiuggi, Salsomaggiore Terme, Milano – e all’estero, New York e oggi Istanbul.

Fra gli artisti di maggior prestigio certamente da ricordare Giorgio de Chirico, il quale mantenne un rapporto ultraventennale con la Galleria grazie ad un accordo di esclusiva nazionale ed internazionale. Ricordo ancora, Carlo Levi, Fausto Pirandello, Ottone Rosai e tutti gli esponenti della Scuola Romana.

Personalmente, a fianco mio padre, ho aperto la prima galleria nel 1984, appena ventunenne, in via Margutta: per ragioni indipendenti dal mio volere ho preso in via esclusiva la gestione dell’azienda dal 1996.

Innumerevoli in questi anni le fiere Nazionali ed Internazionali alle quali abbiamo partecipato: Bologna, Milano, Roma, Verona, Venezia, Parigi, Londra, Barcellona e Istanbul. Nel novembre 2014 ho aperto, primo in Italia, una nuova sede ad Istanbul, dedicata ai giovani artisti italiani, ove già si sono tenute alcune qualificate esposizioni.

Le mostre che si sono susseguite in questi anni in galleria e le loro relative pubblicazioni ammontano ad oltre 90. Fra queste mi permetto di ricordare le più significative, dedicate ai maggiori esponenti del 900 italiano: Mario Sironi, Renato Guttuso, Massimo Campigli, Carlo Levi, Duilio Cambellotti, Fausto Pirandello, i futuristi Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Gerardo Dottori, Tato e la raccolta privata di Filippo Tommaso Marinetti.

Tommaso Ottieri, mostra personale, maggio 2015, a cura di Marco di Capua
Mario Sironi, febbraio 2016, a cura di Fabio Benzi
Enrico Benetta, mostra personale, aprile 2014, a cura di Lorenzo Canova
Fausto Pirandello, novembre 2015, a cura di Fabio Benzi
Istanbul, maggio 2019, a cura di M. Cecilia Vilches Riopedre