Angelo Bellobono


Angelo Bellobono (Nettuno 1964) è un artista e un allenatore di sci.

La sua attività indaga le relazioni tra antropologia e geologia, evidenziando il difficile rapporto tra appartenenza e identità, in un’epoca in cui, le coordinate che li determinano, si modificano velocemente.

Con Il suo lavoro, fondendo vita e competenze professionali, cerca di relazionarsi proficuamente ed umanamente ai luoghi e alle comunità. Spesso usa l’arte e lo sport come strumenti attraverso cui costruire consapevolezza, responsabilità, connettività sociale e microeconomie sostenibili.  

Egli ricerca costantemente un senso di appartenenza corporale ai luoghi, un’esperienza necessaria a leggere le sedimentazioni del paesaggio, le sue memorie primordiali, i suoi archivi e suoi incontri con l’uomo.

Il ghiaccio, le montagne, il paesaggio e il ritratto, sono elementi importanti del suo lavoro pittorico; ghiaccio che rappresenta l’archivio di memoria del pianeta e le montagne, considerate cerniere e non barriere, per costruire un’idea di confini in movimento e continuità di confini.

Usa spesso la sua pratica artistica come strumento per interagire con le comunità, come nel caso di Atla(s)now, progetto interdisciplinare da lui creato, in cui l’arte e lo sci vengono utilizzati come mezzi di relazione sociale e sviluppo sostenibile di alcune comunità Amazigh dell’Alto Atlante del Marocco (www.atlasnowproject.com).

Oppure “Before my and after my time”, progetto cominciato nel 2014 con la comunità dei Nativi Americani Ramapough Lenape, gli indigeni di Manahattan.

Ha partecipato alla XV Quadriennale di Roma e alla IV e V Biennale di Marrakech ed esposto in spazi pubblici e privati, come la Fondazione Volume, Il Museo di arte moderna del Cairo e di Nuova Delhi, Il Museo Macro di Roma, Il Museo Ciac di Genazzano, il Palazzo Re Enzo di Bologna, Galleria Wunderkammern di Roma, la Changing Role di Napoli e Envoy gallery di New York.

Nel 2005 ha vinto il Premio Celeste per la pittura e nel 2010 il premio Artslant drawing. Tra gli altri, è stato finalista al Premio Combat e al Premio Portali dello Scompiglio. Nel 2010 è stato invitato ai Martedì critici e nel 2015 al Tedx conference di Roma.

Il suo lavoro si trova in numerose collezioni pubbliche e private, come il Museo Maam di Roma, la collezione Farnesina, collezione Maramotti, Collezione Peretti, Collezione Brachetti Peretti, Collezione Hoguet, CollezioneFloridi, Collezione Benetton, Collezione Bondardo.