Il mio albero

Il mio albero, una mostra personale di Daniela Perego


“Daniela Perego torna a Roma alla Galleria Gallerati, con una mostra personale dal titolo Il mio albero ponendosi al centro della sua vita, parlando di se stessa e della sua rinascita, ma comunque sempre impegnata nella conoscenza e nel superamento delle esperienze che l’hanno preceduta, con le quali si è rapportata e che appartengono alla sua memoria. Il mio albero rientra nel nuovo progetto pittorico con il quale realizza alberi di diverso formato in cui la pennellata si fa gesto, il segno viene semplificato: un segno del furor creativo, di una nuova energia produttiva, di una rinnovata impronta stilistica a testimonianza di una nuova apertura fisica e mentale al mondo. Dopo l’elaborazione del lutto, il trasferimento nella sua città natale, l’isolamento dovuto dalla pandemia, Daniela ritorna nella capitale rivelandosi attraverso la tematizzazione di una nuova sensibilità, rappresentando il bello con l’emozione della gestualità di un segno pittorico più leggero, immediato, tanto da far assumere alle sue opere un’attualità e un significato nuovi: non più l’afflizione di una vita, ma la sua rinascita. Ed è in questa sede che il progetto espositivo accumula significato o più significati, con cui l’artista connota la propria opera. La mia casa, l’installazione parietale che invade la maggior parte dello spazio della galleria è formata da tante fotografie – alcune rielaborate con pittura acrilica – atte a formare un paesaggio unico, con lo scopo di dare un’idea più forte e di prefigurare l’unità ideale di un luogo, frequentato durante e subito dopo l’isolamento dovuto dalla pandemia. In questo parco Daniela sente la necessità di comunicare l’appartenenza a un luogo e documentarne la vita che lentamente vi scorre. Ecco che da un particolare fotografato e posto al centro dell’installazione aggiunge dei punti d’immaginazione sui quali interviene con il colore, dando vita a nuove riflessioni. Ed è proprio da lì che dà inizio alla sua nuova storia.” (Simona Cresci)


Credits Galleria Gallerati