Leggera Resistenza | 21 Ott-20 Nov 2025 | Rome Art Week

Leggera Resistenza

La Galleria Sinopia celebra il legame tra uomo e natura esponendo le opere di Herma de Wit, Nobushige Akyama, Raffaella Menichetti, Rosa Maria Villani.

LEGGERA RESISTENZA 

opere di 
HERMA DE WIT

in dialogo con
NOBUSHIGE AKYAMA | RAFFAELLA MENICHETTI | ROSA MARIA VILLANI

dal 21 ottobre al 20 novembre
Galleria Sinopia

Vernissage  -  martedì 21 ottobre dalle ore 18.00 

A cura di Raffaella Lupi e Cloe Berni 

 

La Galleria Sinopia presenta Leggera Resistenza, una mostra che omaggia il profondo legame tra uomo e natura, rendendo tangibili gli elementi della terra sotto forma di opere d’arte. In un dialogo tra leggerezza e resistenza, la terra si fa linguaggio, forma, visione interiore.

Impasti antichi danno vita a bronzi, carte e ceramiche: materiali che raccontano un tempo universale, denso di memorie in cui affiorano paesaggi interiori. 

Con questa esposizione la Galleria Sinopia ospita per la prima volta l’artista Herma de Wit, la cui ricerca si radica profondamente nella natura. Le sue sculture in bronzo nascono da un’osservazione intensa e poetica del mondo vegetale: frammenti di flora diventano elementi astratti, evocativi, sospesi tra il reale e l’immaginario. Il suo lavoro rivela un delicato equilibrio tra potenza e fragilità, tra eterno ed effimero, tra contemplazione e metamorfosi.

Le opere di Herma de Wit dialogano con quelle di altri tre artisti: Nobushige Akyama, Raffaella Menichetti e Rosa Maria Villani, ciascuno impegnato in una personale esplorazione della materia e del segno.

Nobushige Akyama da sempre declina in sculture contemporanee gli antichi impasti di carta washi realizzata a mano, nella variante kozo, proveniente dalla corteccia di gelso. Opere sospese, forti e leggere, che sottolineano l’equilibrio tra uomo e natura, creando inaspettate oasi di riflessione. 

Anche Rosa Maria Villani presenta una sperimentazione su carta con il progetto Segno Scritto.  Un lavoro grafico nato da osservazioni sull’arte, contaminazioni materiche e l’uso di diversi strumenti. Tale sperimentazione diventa un'esperienza che esplora e gioca con forme, colori, texture, e composizioni. Le sue opere sono intrecci visivi che evocano scritture immaginarie, gesti sonori senza suono, linguaggi senza significato univoco. La carta diventa luogo di gioco, di esplorazione e di risonanza interiore.

In dialogo con le altre opere esposte, Raffaella Menichetti presenta la serie Liber, sculture eseguite attraverso sovrapposizioni di pigmenti, terre argillose, acqua, fuoco, brandelli, lastre di terrecotte e ceramiche. L’artista affida all’argilla il compito di custodire la parola scritta, evocando antichi gesti di memoria e conoscenza. I rotoli in terracotta rievocano le biblioteche del passato, simboli di un sapere condiviso ma fragile, esposto alla perdita e all’oblio. Il gesto lento dell’incidere diventa atto meditativo, ponte tra culture ed epoche diverse. Liber, in latino, è sia “rotolo scritto” sia “libero”: un legame profondo tra parola e libertà. L’opera celebra la bellezza e il valore della parola come strumento di consapevolezza e resistenza. 

Organizzatori

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