Daniela Carreras - Idem

performance a cura di Roberto Cavallini e Barbara Lalle


Idem

performance di e con Daniela Carreras

a cura di Barbara Lalle e Roberto Cavallini 2022

 

 

Idem: il confronto con sé, il confronto con l'altro (dentro di sé)

Roberto Cavallini e Barbara Lalle

 

E’ nel rapporto con l’altro, che si conosce se stessi, ma è, al contempo, nel confronto solitario con sé stessi, con la propria immagine, nel silenzio del pensiero che si riesce a scavare il rapporto con l’altro, individuandone gli elementi di reciprocità, di sovrapposizione, d’identità; per cui Idem di Carreras è una performance intensa e lacerata, è un rapporto multiplo di sé, con l’altro evocato durante il rituale della cura di sé, durante il rituale della pettinatura di una capigliatura, frutto del passare interminabile del tempo. Un tempo in cui stratificazioni di ricordi finiscono per rendere inestricabile la loro stessa matassa, ma che lo scavare nel proprio inconscio, come il paziente atto di pettinarsi, porterà al riconoscimento di sé come atto conclusivo della propria integrità.

“Era l’ultimo giorno della mancata stagione… l’ultimo. Oltre le parole dette e quelle non dette, c’erano due sguardi fissi, l’uno verso l’altro, alla ricerca disperata di un confine dove aggrapparsi”.

C’erano un uomo ed una donna.

Le diversità abissali delle loro personalità erano determinate dal fatto che lui, pur credendo nella follia, viveva nel suo presente rifugiandosi nell’immagine di lei.  La donna gli aveva regalato due ali ed un elmo magico con i quali estraniarsi da tutto e connettersi soltanto a lei.

Lei era la sua rivalsa e lui il suo confine. Lei era la sua forma, lui il suo contenuto. Lui la guidava, lei lo seguiva verso un punto in cui i sentieri del destino confinano con l’Universo.

In un inestricabile percorso fra ricordi contrastanti e contraddittori, tra giudizi e valutazioni oniriche in cui la prevalenza dell’irrazionale si espande come materia fluida che a tratti calma il dolore delle ferite e a tratti brucia sulle carni lacerate dell’anima, Daniela Carreras scruta sé stessa allo specchio, interrogandosi e stabilendo un dialogo muto che prosegue ininterrotto, come ininterrotto è l’atto di pettinarsi.

La ricomposizione della propria immagine, come la ricomposizione della propria essenza si realizzerà quando lei sentirà, dentro di sé, la voce di lui che a tutti gli interrogativi che lei si era posta, risponderà: Idem.


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