Immagini delle origini dell'Universo, tra scienza, mito e arte

Cultura classica e contemporaneità del mondo dell'arte


In occasione della nuova edizione di Rome Art Week che si svolgerà a Roma dal 26 al 31 ottobre, la Società Dante Alighieri ospita la mostra "Immagini delle origini dell'universo, tra scienza, mito e arte" che unisce la cultura classica alla contemporaneità del mondo dell'arte. 

Nel cortile cinquecentesco e nella Sala Walter Mauro di Palazzo Firenze, accanto ai pannelli espositivi dedicati ad antichi autori dai nomi prestigiosi quali Kircher, Copernico, Galilei e altri, esporranno tre artisti contemporanei che si sono già misurati con la conoscenza ermetica del macrocosmo e microcosmo: l’argentino Santiago Espeche, il tedesco Michael Franke e l’italiano Cesare Massimo.

I pannelli che compongono questa mostra attingono a un patrimonio di volumi a stampa e manoscritti appartenenti a un periodo compreso tra il XV e il XVIII secolo e ricostruiscono l’evoluzione dell’immagine del cosmo tra scienza e mito.

Fin da quando esiste la scrittura, l'uomo ha lasciato nelle immagini una testimonianza del suo tentativo di interpretare le origini e la struttura del cosmo, ricercandone una traccia riflessa anche nel microcosmo del corpo umano e nei tre Regni della Natura, proiettando miti e leggende nel cielo stellato.

I volumi dai quali sono state tratte le immagini, sono edizioni originali che hanno segnato l'evoluzione della concezione dell'universo tra Rinascimento e Illuminismo, altre raffigurazioni sono invece tratte da libri che illustrano la precedente idea del cosmo, quella aristotelica e tolemaica, in particolare secondo Dante Alighieri.  

La Società Imago s.r.l., che riproduce in facsimile antiche opere d’arte, mette a disposizione le riproduzioni di cinque codici miniati, realizzati tra il XIII e il XV secolo.

"Questa esposizione vuole essere ed è anche un omaggio a Dante Alighieri in vista dei 700 anni dalla morte che celebreremo nel 2021”, commenta il Segretario Generale della Dante Alessandro Masi. “Un’occasione per ricordare l’uomo che, unico tra gli uomini, ha compiuto il viaggio nell’universo misterico alla ricerca della divina verità e del principio primo che “move il sole e le altre stelle””. 

GLI ARTISTI CONTEMPORANEI: 

 

Guardando la terra dall'alto, ho trovato schizzi dipinti dal tempo. Sono immagini della natura. Mascherate immaginarie dall'immaginario del padre Dante. Inferno, Purgatorio e Paradiso. Qui, sulla terra, visti nel silenzio, visti dallo spazio

Santiago Espeche  

 

Attraverso il viaggio spirituale dell'artista, l' opera di Michael Franke riunisce la dicotomia luce-tenebre e sottolinea la complementarietà tra mondo germanico e mondo latino. Roma, città eterna, "caput mundi", centro della diffusione della civiltà antica appare come meta di un pellegrinaggio introspettivo.  

Cesare Massimo vive e lavora a Roma, città-custode di un’antichissima ed eclettica memoria genetico-culturale alla quale attinge per approfondire un linguaggio visivo che lo spinge dal suo intimo a concepire le immagini che dipinge.

La sua arte intuitiva ricompone il suo inconscio frammentato con l’obiettivo di concepire immagini capaci di comunicare con l’inconscio collettivo e articolare tematiche di forte rilevanza contemporanea.

 

INFO:
Progettazione della mostra: Fiammetta Terlizzi, Alessandro Orlandi, Pietro Oliva, Marisol Burgio di Aragona
Saggio critico: Alessandro Masi
Progetto grafico: Pietro Oliva
Fotografia: Stefano Massimo 
 
Con il contributo di: Associazione Metamorfosi, Imago s.r.l
tel 066873694
 www.ladante.it
 www.facebook.com/palazzofirenze

 
Palazzo Firenze, 27 - Roma

26 ottobre – 5 novembre 2020, ingresso libero
orari apertura al pubblico della mostra:
da lunedì a venerdì: 09:00 -  13:30 e 15:00 – 19:00 (mercoledì e sabato 09:00 - 13:30)

Artisti