4 x 4 Mostra Collettiva

4 STILI, 4 MONDI, 4 ARTISTI


Lalage Nydia Florio
Olympia Dotti & Vate Abbate
Barbara Lo Faro
Luca Theodoli

 

OPENING
Venerdì 18 ottobre 2019, dalle ore 18 in poi
Segue AperitivoCena e concerto del Gruppo Arciliuto

 

RAW event
Mercoledì 23 ottobre 2019, dalle ore 18 in poi

 

Esposizione delle opere dal 18 ottobre al 14 novembre 2019
La mostra è visibile dalle ore 18 in poi o con appuntamento

 

Lalage Nydia Florio

Lalage Nydia Florio Hacker Artista Torinese vive e lavora ad Heidelberg, ha conseguito la laurea di II livello all‘Accademia Albertina ed espone principalmente fra Londra, New York e l‘Italia. E‘ approdata da qualche anno alla serie TABULA RASA ricerca astratta sull‘uso di materiali e valenza introspettiva dell‘opera. lavora su formati classici intelaiati  e su tele di modello orientale gli Arazzi. Usa olio, acrilico, sabbia, lana, garza, filo tutto finalizzato ad un‘espressione visiva e tattile. https://lalagenydiafloriohacker.wordpress.com

 

Olympia Dotti & Vate Abbate

WORD EXPRESSIVE DIVINE VIBRATION & COLOR SCIENCE TECHNOLOGY FREEQUENCY
PROGETTO RITRATTI dell' ANIMA tra ACROSTICI & MESOSTICI
Il DINAMICO-DUO in passo DOUBLE-TROUBLE UNO et TRINO In Sinolo a 4 Mani tra l' ARISTO-KRISTHO-ARTISTA "OLYMPIA DOTTI" ed il "VATE ABBATE" in Unita' d' Intenti, Rivelano Natura di ACROSTIMANTE K NON MENTE - bensi' Suggestivamente Svelano il Messaggio Celato Segretamente nel Vostro* NOME OMEN ~ PROFETICAMENTE

 

Barbara Lo Faro

Il recupero e la rielaborazione della tradizione figurativa novecentesca è la cifra della pittura dell'artista romana Barbara Lo Faro. Tra le sue influenze, spiccano l'espressionismo austriaco, in particolar modo l'opera di Egon Schiele e Gustav Klimt, la sintesi stilistica di Amedeo Modigliani e il realismo di František Kupka.  Lo Faro rielabora e contamina questo prezioso lascito artistico con un gusto molto personale, capace di fondere la tipica estetica modernista dei suoi modelli con l'uso di tecniche eclettiche di stampo postmoderno, come il digitale, ritoccato materialmente dalla mano dell'artista, l'acrilico, la penna biro e l'acquerello.

 

Luca Theodoli – Look-ah!

L’artista romano assorbe la tradizione dei cosmati e reinventa il mosaico in chiave pop utilizzando l’alluminio delle lattine dismesse come materiale prediletto. Nel grafismo dei ritratti si percepisce il background degli studi e del lavoro di grafico e il processo che va a invertire l’evoluzione tecnologica: si passa dalla progettazione al computer per tornare alla manualità, alla scelta tessera per tessera, alla creazione del pigmento stesso alla maniera degli artisti del Rinascimento nelle loro botteghe artistiche.
L’alluminio delle lattine è CANGIANTE e cambia di aspetto in continuazione quando il tipo di luce, la sua intensità e l'angolo di incidenza si modificano, le opere vivono con chi le vive in quel momento una sorta di “RIFLESSIONE BI-UNIVOCA”.
I materiali di scarto sottratti al processo di abbandono o di smaltimento, diventano colori, tornano a vivere, abbelliscono invece di inquinare e le opere da essi composte ci aiutano ad aumentare la consapevolezza della necessità urgente del riutilizzo creativo.