Corpi Narranti

L’incontro tra Renata Maccaro e Angela Botta

Corpi Narranti nasce dall’incontro tra Renata Maccaro e Angela Botta, le cui opere, diverse nella modalità di pratica artistica, presentano un substrato comune, una sensibilità spesso tormentata, che non teme di mostrarsi. Il confronto tra le artiste ha dato vita ad una fitta conversazione dai molti paragrafi: il corpo, il mito, il mutamento, la sofferenza, l’erotismo come tensione vitale e altro ancora. Renata Maccaro è innamorata del colore e sa usare le lumeggiature senza essere leziosa, i suoi corpi maschili, feriti e gloriosi, come quelli di divinità umanizzate, narrano percorsi dolorosi e salvifici di mutazione, in un’alchimia studiata e compresa che si concretizza come materia pittorica solo dopo stesure meditate e faticose. La figura evocata nelle opere di Angela Botta è un frammento, un'apparizione legata a un racconto, ogni sua opera nasconde la parola, sia essa viva esplosione tracciata in rapidità o pura energia calibrata al momento dell’atto performativo. E le sue parole sono versi, come quelli che hanno ispirato il titolo, ma sono anche pennellate, gesto e, soprattutto, voce. Entrambe, ciascuna con la propria prassi, vivono con intensità il tentativo di narrare quella mescolanza di esperienze che tutti e tutte viviamo inesorabilmente sulla nostra pelle e che spesso solamente l’arte, senza sconti, si prende la briga di rappresentare.

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