Buck up and cry! Performance di e con Marco Marassi e Barbara Lalle

Truccarsi è inversamente proporzionale alla forza di piangere?

Buck up and cry!

Buck up and cry!


In occasione di Rome Art Week 2017, Interno 14 presenta giovedì 12 ottobre 2017 alle ore 18.30 Buck up and cry!, performance di e con Marco Marassi e Barbara Lalle.

Buck up and cry!: il cosmetico più astuto e artificioso è stato quello per il quale l’uomo non avrebbe dovuto piangere in nessuna circostanza.

Trucco e pianto spesso sono stati confusi fino a trasformarsi in tabù. Il pianto nell'antichità, come tutti i liquidi del corpo umano - il sangue, il sudore, lo sperma - era sinonimo di vita e vitalità. Nelle situazioni estreme l'eroe piange e così si sente vivo. Dopo il lutto e la disperazione, può rinascere.

Il pianto degli uomini si svela già da subito diverso da quello delle donne: le lacrime femminili sono inesauribili e sfiniscono, quelle degli uomini permettono la palingenesi. L’uomo che piange non è un fatto contemporaneo e sicuramente le lacrime hanno una funzione catartica e fortemente empatica. L’uomo che piange è un valore positivo del mondo contemporaneo come di quello classico: il pianto pulisce l’anima dando sfogo alle sofferenze.

Così come il pianto, nel corso del tempo, il trucco è diventato un forte veicolo di concetti a volte diametralmente opposti. In passato l’ideale della bellezza aveva un significato spirituale: gli egiziani, come i greci ed i romani, credevano infatti che la bellezza fosse gradita agli dei. Utilizzavano la Kohl, una polvere di colore scuro ottenuta dalla macinazione del bruciato di mandorle, il piombo e il rame, minerali, cenere e ocra. Nei paesi europei la carnagione pallida divenne nota come segno di ricchezza e di posizione sociale come nel Rinascimento italiano. Intorno al periodo Vittoriano, il trucco del viso cominciò ad essere associato a prostitute ed attrici.

Dal patriottismo all’emancipazione sessuale: donne che hanno sedotto uomini, donne che si sono emancipate da stereotipi di uomini che hanno idealizzato una rappresentazione di femminile fino a riappropriarsene facendo nuovamente, prepotentemente uso di cosmetici, in un lungo ciclo evolutivo.

Truccarsi è inversamente proporzionale alla forza di piangere? Ci si trucca per non piangere o si piange per liberarsi da un trucco pesante?

 

Buck up and cry!
Performance di e con Marco Marassi e Barbara Lalle

L'iniziativa non si prefigge finalità commerciali di alcun genere, ma fa parte delle attività culturali dell'associazione.

AIAC Associazione Italiana di Architettura e Critica
Art Director Interno 14 – ufficio stampa Roberta Melasecca
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