Si dice "art is what the artist makes” ma ciò che l’artista fa è arte in ogni caso?
L’artista – in quanto homo faber – è spesso chiamato a realizzare su commissione oggetti che abbiano anche una funzione pratica.
La domanda è: se una maniglia – ad esempio –realizzata da un fabbro è senza dubbio un oggetto artigianale, se lo stesso oggetto è stato pensato e modellato da un artista comprendendovi una valenza estetica oltre che funzionale, il suo essere “oggetto d’uso” inficia il valore artistico dell’oggetto?
In altri termini, l’arte per essere Arte deve necessariamente essere inutile?
L’idea dell’art pour l’art sembra ormai sorpassata e, sempre più spesso, nelle opere proposte nelle grandi rassegne internazionali la funzione sociale e politica dell’arte sembra aver prevaricato la sollecitazione delle categorie estetiche. Se questa posizione è ormai consolidata, per paradosso possiamo applicare la stessa proposizione ad una funzione materiale anziché a quella sociale?
In altri termini, se un oggetto realizzato da un artista risponde a una funzione pratica oltre che estetica, resta arte a prescindere da tutto?
Al water d’oro di Cattelan, perfettamente funzionante con grande stupore dei visitatori del Guggenheim, è riconosciuto un valore aggiunto per essere stato ideato da un artista: è senza dubbio una provocazione, ma è un’opera d’arte?