La mostra vuole portare gli artisti a confrontarsi su una tematica molto attuale e delicata: schiavi di una frenesia costante viviamo ossessionati dall’ansia di “uccidere” il tempo, non siamo più in grado di assaporare la semplicità della calma e al contempo la semplicità e la magia delle cose che riempiono la nostra esistenza.
La collettiva in oggetto, grazie alla bellezza e alla ricchezza delle opere esposte, diventa un luogo per sognare, per scoprire nuove emozioni, per fermarsi ad osservare e meditare. Un monito a domandarci se non sia il caso di “tirare il freno a mano” della nostra caotica macchina quotidiana e riappropriarci in modo saggio di quella pacatezza che ci permette di fuggire dall’ordinario e di salvarci dall’odierno stress a cui costantemente ci sottoponiamo.