GarageZero Gallery, Via Treviri Roma (dietro Largo Spartaco, Metro A Numidio Quadrato o Lucio Sestio)
23-31 ottobre ottobre opening 23 ottobre h. 18-22 gli altri giorni h. 19-21
GAETANO ACCETTULLI SOLEDAD AGRESTI SANTO ALESSANDRO BADOLATO LUIGI BATTISTI DOMENICO CORDÌ CARMELA COSCO DEHORS/AUDELA ELENA DIACO MAYER RENATO FLENGHI PAOLO GARAU EHAB HALABI ABO KHER VITO LELLA PAOLO MIGLIAZZA FRANCESCO PETRONE JAQUELINE GISELE RODRIGUEZ SISETTA ZAPPONE
Mostra collettiva curata da Santo Alessandro Badolato e Vito Lella
GarageZero Gallery, spazio espositivo polivalente e autogestito, dal 2011 continua la sua azione poetica di promozione dell’arte contemporanea nei luoghi in cui è storicamente assente: le periferie.
“SEMI”, il titolo della mostra collettiva curata da Santo Alessandro Badolato e Vito Lella in occasione di Rome Art Week, si è ispirato al luogo fisico della galleria, un ex garage sei metri sotto il livello stradale. Underground di fatto e per scelte culturali, GarageZero ospita le opere di ben sedici artisti
Giocando con il buio, lo straniamento di un ambiente industriale povero e severo, luogo del sottosuolo, gli artisti di “SEMI” attraversano molteplici linguaggi dell’arte contemporanea, offrendo un panorama ampio dell'attuale ricerca artistica. Dalla oggettualità fisica dei materiali alla rarefazione delle immagini digitali, le opere sorprendono per la diversità delle soluzioni proposte da ogni artista.
Sempre sulla linea della sperimentazione, ciò che accomuna gli artisti è l’uso di tecniche e materiali secondo una progettualità concettuale che li induce a sconfinare dagli ambiti delle tradizionali discipline artistiche. Opere ibride in cui l’apparenza, la figura, l’oggetto, non si autodefinisce ma diventa “altro”
Rivisitazioni di frammenti filmici, l’uso di materiali industriali, “ricognizioni” dell’ambiente urbano o del proprio corpo, sono solo alcuni esempi del lavoro degli artisti. Opere intimamente connesse ai temi dai cui traggono ispirazione: il rapporto uomo natura, l’identità e le dinamiche umane, la drammaticità dell’esistenza vissuta fisicamente con il corpo in una performance. Una mostra poliedrica e per questo occasione di confronto tra artisti e pubblico
Provenienti da più parti d’Italia e dall’estero, gli artisti espongono le loro opere in un quartiere di periferia, il Quadraro. Una scelta coraggiosa fondata sulla convinzione che l’arte sia anche un valido strumento per riqualificare un territorio. “SEMI” è anche questo, partecipazione ad un progetto di trasformazione, germinazione dell’immaginario in luoghi bui e silenziosi. Come un seme gravido di potenzialità evolutive, la mostra vuole contaminare, diffondere il fiore della bellezza creativa li dove manca.