Nel suo studio, Nino De Luca dà vita a opere che nascono come frammenti di un dialogo silenzioso tra materia e spirito. Le tele si popolano di campi cromatici, segni e vibrazioni che non raccontano il mondo visibile, ma evocano dimensioni interiori, luoghi senza confini dove l’invisibile prende corpo.
Il colore, per lui, non è semplice strumento ma sostanza viva: una lingua che parla direttamente all’anima, capace di accogliere emozioni e restituire silenzi. L’astrazione diventa così il suo territorio naturale, una pratica di esplorazione che trasforma lo spazio pittorico in un paesaggio mentale, in cui chi guarda può perdersi e ritrovarsi.
All’interno dello studio, ogni opera è parte di una costellazione, tracce di un percorso che unisce introspezione e apertura, ricerca personale e condivisione. È un luogo in cui la pittura rivela, suggerisce e si apre.