Due opere in un'unica occasione per raccontare l’operato di due artiste attraverso le intenzioni diverse del loro paesaggio: voce interiore nel primo esempio di Francesca Refrigeri, e argentino e garrulo, nel secondo racconto, visione di ciò che è fuori, interpretato da Simona Irrera. Dal pennello al click fotografico in un istante.
Adesso
Francesca Refrigeri riesce a unire una sensibilità contemporanea alla conoscenza tecnica dei maestri seicenteschi. La pittrice ritorna con un ultimo lavoro, quasi sussurrato, dalle dimensioni minime.
affior d’acqua
Simona Irrera si interessa di fotografia naturalistica e di beni culturali. Le sue opere raccontano l’incanto del mondo delle piccole cose con rara sensibilità.