HORTUS CONCLUSUS

Un evento che dialoga con lo spazio architettonico e l’antico giardino attraverso una serie di interventi che spaziano dalla pittura all’installazione fino alla performance.

In occasione della RAW 2025 presenteremo un evento che dialoghi con lo spazio architettonico e con l'antico giardino del convento delle Serve di Maria anche dette "Le Mantellate", dal nome del mantello nero che caratterizzava il loro abito monastico. La scelta del nome dell'evento Hortus Conclusus è in questo senso particolarmente significativa in quanto la locuzione latina indica i chiostri e giardini chiusi in epoca medievale, usati all'interno dei recinti murari dei monasteri per la coltivazione di piante da frutto ed erbe medicinali. Nutrimento e guarigione sono i principi guida che regolano la piantumazione e restituiscono il significato profondo all'esistenza di questa tipologia di giardini costruiti seguendo la medesima struttura dell' Eden, il paradiso terreste descritto nella Bibbia. Viene quindi particolarmente adatto per l'occasione il giardino della Residenza Leone XIII di via delle Mantellate, recentemente ristrutturato come struttura alberghiera, ricavato proprio dall'antico monastero fatto costruire da Clemente IX  nel 1699 per le monache della Visitazione, posto di fronte all'antico carcere femminile delle Mantellate,  ricordato dalla magistrale interpretazione di Gabriella Ferri "Le Mantellate" di Strehler e Carpi (1959). 

il concetto di Hortus Conclusus si pone come filo conduttore dell'evento il cui scopo è quello di tracciare una linea atemporale per rievocare simboli e suggestioni che rievochino il senso di sacralità, devozione, contemplazione e meditazione del luogo scelto.

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