Cammino e sento il fruscio dei miei passi, l’odore di terra umida, il bagliore della luce come una lama affilata. Respiro e mi sento vicina alla terra, all’acqua, al vento, al fuoco. Respiro e mi sento vicina a me stessa.
Mi abbasso e passo tra i cespugli, mi alzo e guardo in alto, vedo una luce così forte da squarciare il velo che separa la terra dal cielo. I nodi dei rami intricati mi ricordano i nodi dell’anima, a volte sembrano impossibili da sciogliere, poi all’improvviso tutto si apre inaspettatamente. La luce è ovunque. Cade come gocce sull’acqua, si posa come riflesso sulle foglie, splende come speranza all’orizzonte.
Claudia Chianese
Il bosco di Claudia Chianese è fatto di materia e di visioni, di odori, suoni, alberi, foglie, terra e di sogni, di zone d’ombra e di squarci di luce. Una passeggiata diventa metafora di un percorso di rinascita e rigenerazione, in cui reale e ideale si fondono, attraverso l’esperienza sensoriale e la tensione emotiva e mentale. Una serie di scatti in bianco e nero raccontano questo viaggio nel fitto del bosco, di risalita verso il cielo, tendendo lo sguardo tra gli squarci del fogliame, aprendo varchi nell’intrico di rami, per ritrovare la luce.
Le fotografie, paesaggi naturali e particolari di piante, di rami, di riflessi sull’acqua o di ombre sul terreno, sono immagini raffinate e complesse, in cui i bianchi e i neri si declinano in una miriade di toni, attraverso lo sfumato e il fuori fuoco. Queste foto sono materiche, quasi ricami e disegni a inchiostro e acquerello. Una luna piena, anello di luce sullo sfondo buio del cosmo, apre e chiude il percorso, in cui il cerchio perfetto si chiude e tutto ritorna.
La Lichtung, di heideggeriana memoria, è l’uscita dell’uomo verso la luce improvvisa e abbagliante della radura dopo il cammino nell’ombra del bosco: il luogo dove l’Essere si disvela nella sua verità. Nella dialettica di contrari di cui è intessuto il linguaggio di Claudia Chianese, peso e levità, materia e idea si fondono, per dare corpo a un equilibrio fragile e prezioso tra legno e oro, corpo e mente, ombra e luce.
Brunella Buscicchio

